Rafael e Dudek: la storia si ripete

Silenzio religioso, mille pensieri e mani giunte con l’amuleto. Queste le condizioni in cui si trovano, quasi sempre, tutti gli sportivi quando dall’altra parte ci sono i calci di rigore. In quei minuti può succedere tutto, magia e superstizione si fondono per dare vita a dei momenti decisamente non adatti ai deboli di cuore.

Con il Napoli questa sera non è stato diverso: partenza da brividi, rocambolesco pareggio e una serie infinita di penalty. Di solito si elogiano gli attaccanti che li realizzano, ma oggi un plauso non può che non andare al più discusso di tutti: Rafael Cabral. Il portiere brasiliano, dall’ inizio della stagione, è stato messo più volte sul banco degli imputati a causa delle sue prestazioni altalenanti; eppure questa sera si è preso una rivincita di grande spessore, soprattutto se nella porta opposta c’è un certo Buffon.

In molti si sono dovuti ricredere, quando al 120′ avevano già dato per spacciati gli azzuri. Rafael è stata una vera e propria macchina da guerra, parando ben due calci di rigore, l’ultimo dei quali ha permesso ai partenopei di portare a casa il trofeo. Tutto lascia pensare che sia stato istruto a dovere da Rafa Benitez in quanto, nei primi tiri dal dischetto, ha eseguito un balletto brasiliano simile a quello di Jerzy Dudek nella finale di Champions del 2005, tra il Milan e il Liverpool del tecnico spagnolo… Coincidenze? Non possiamo dirlo, ma resta il fatto che questa sera giustizia è stata fatta ed ora il Natale avrà tutto un altro sapore!

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