Rottura tra Conte e la Lega, possibile un addio a giugno

Conte è furioso. Sono state le decisioni (e soprattutto le non decisioni) della Lega a farlo imbufalire. Aveva chiesto uno stage a Coverciano per il 9, 10 e 11 febbraio e gli hanno detto: accordato, ma le grandi, quelle impegnate nelle coppe, hanno la facoltà di non mandare i propri giocatori. Aveva chiesto di anticipare l’inizio (il 23 agosto) e soprattutto la fine (il 15 maggio) del prossimo campionato, quello che porterà all’Europeo 2016, e gli hanno detto: ok l’inizio, ma la fine sarà una settimana dopo, il 22 maggio. La decisione sullo stage è ufficiale, quella sulle date dei campionati per ora è solo un orientamento, ma in ogni caso il ct è nero.

ARIA DI ROTTURA – Conte aspetta di incontrare Tavecchio (che nel frattempo sta cercando di mediare), ma si sente preso in giro. La domanda che il ct continua a farsi è perché abbiano scelto lui per il dopo-Prandelli e perché lo abbiano pagato così tanto per strapparlo alle vacanze in Croazia. Conte ha capito che il gioco è politico più che tecnico, sa che la presenza di Lotito, che si era agitato tantissimo per portarlo sulla panchina della Nazionale, adesso è un ostacolo. Non si sente un parafulmine? gli avevano chiesto i cronisti nel giorno della sua presentazione come ct. Era scontato che fosse così. Conte serviva a quella federazione debilitata per sentirsi più forte: ecco i risultati.

In questa situazione, il ct potrebbe anche decidere di andarsene a giugno. Di sicuro in quel mese si metterà al tavolino con Tavecchio, perché così Conte non va avanti. Ha lasciato la Juve a ritiro iniziato, perché non c’era più sintonia. Oggi, con la Nazionale, anzi, con chi decide le sorti della Nazionale (e non è una Figc così debole, ma la Lega) di sintonia ce n’è ancora meno. E pur avendo un’alta stima di se stesso, sa di non avere la bacchetta magica e di non poter abbassare gli anni a Pirlo, a De Rossi, a Buffon. Intravede un Europeo non da giocare, ma da scalare. Figuriamoci un Mondiale: all’inizio del suo mandato biennale, sognava il Mondiale di Russia prolungando il contratto. A queste condizioni il ct può arrivare al massimo all’Europeo.

 

Fonte: Corriere dello Sport

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