Quando Hamsik capì di essere pronto a diventare capitano del Napoli, nell’ormai lontano 13 marzo 2010 (contro la Fiorentina), non tutti capirono il reale valore di quel gesto. Per Marek quella fascia oltre ad essere un riconoscimento per quanto fatto in campo fino ad allora, rappresentava soprattutto un legame indissolubile con la città di Napoli, la sua gente e i suoi tifosi. Quella fascia non è un semplice pezzo di stoffa, è qualcosa di più: ogni singolo brandello contiene tutto l’amore che il popolo azzurro dona alla sua squadra, la sofferenza che i napoletani provano ogni giorno, la voglia di rivalsa che al napoletano non manca mai. Sì, quella fascia, ogni volta che la indossi, ti fa sentire un vero napoletano.
Hamsik ha sempre saputo quanto la città fosse legata a lui, e quanto il popolo napoletano meriti amore e rispetto. Lo slovacco si è innamorato ogni giorno di più del mondo partenopeo, e sta diffondendo quest’ammirazione ad ogni componente della sua famiglia. Quindi non c’è da meravigliarsi se il padre di Marek, con un gesto di assoluta devozione, si faccia tatuare lo stemma del Napoli in un cuore azzurro. Una chiara e sintomatica dimostrazione di affetto nei confronti di tutta Napoli e dei napoletani. “Un tatuaggio si sa è per sempre”, come per sempre il nome Hamsik sarà tatuato nel cuore e nella storia gloriosa del Napoli.