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Suicidio Napoli: il cuore dove è finito?

Un vero e proprio suicidio si è verificato oggi al San Paolo, il Napoli non ha voluto portare i tre punti a casa e continuare la striscia positiva intrapresa nelle ultime partite. Gli uomini di Benitez hanno dominato i primi minuti ma i goal dei sardi sono dipesi da errori difensivi da film horror. E’ sembrato così di rivedere i fantasmi di un tempo ma in realtà, probabilmente, non se ne sono mai andati per davvero.

Un Koulibaly incerto e poco prolifico, sulle fasce i napoletani hanno invece sentito il peso degli attaccanti cagliaritani sempre pericolosi con tagli tipici del gioco Zemaniano. Una sorpresa è stato il giovane attaccante Farias, a segno due volte e protagonista di buone giocate.

La squadra azzurra, purtroppo, ha sempre il solito neo contro le “piccole” e il sogno scudetto sembra essere sempre più lontano dalla mente dei tifosi, speranzosi in questo soleggiato pomeriggio di vedere prestazioni di alto livello. Un incubo che ritorna dopo i pareggi rocamboleschi con il Palermo e l’inter, troppa superficialità e poca cattiveria agonistica, ancora una volta la famosa “cazzimma” sembra aver lasciato il posto all’inutile buonismo e alla deleterea ingenuità. Napoli alias “Fatebene fratelli”, concede tanto ed è eccessivamente sprecone sotto porta.

Ancora una volta la sosta non ha portato bene e sicuramente Benitez avrà molto su cui lavorare. Fa rabbia vedere andare in frantumi risultati (quasi) sicuramente acquisiti. Il cambio rotta dalla gara contro la Sampdoria dovrà essere decisivo, altrimenti sarà un annata da montagne russe: con alti e bassi spaventosi.

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