Ancora una volta la squadra di Benitez viene rimontata e questa volta probabilmente fa più male delle altre perchè, se gli azzurri fossero riusciti a portare a casa i tre punti avrebbero allungato su Sampdoria e Lazio, restando sulla scia di Roma e Juve. Però nel calcio è risaputo che con i se e con i ma non si va da nessuna parte, e si è costretti dunque ad accettare la cruda realtà: il Cagliari, grazie a diversi regali della difesa partenopea, raggiunge un pareggio insperato: dal 2-o per i padroni di casa con Higuaìn e Inler al 2-2 di Ibarbo e Farias; il Napoli reagisce con De Guzmàn al 61′ ma ancora una volta Farias gela il San Paolo al 67′, siglando il gol di quello che sarà il definitivo 3-3.
Oggi è andata cosi, ma non è la prima volta, e il Napoli avrebbe dovuto fare tesoro degli insegnamenti che erano arrivati dalle due precedenti rimonte con Inter e Palermo. Contro i nerazzuri era successo tutto nei minuti finali del match di San Siro dove, per ben due volte, Callejòn era riuscito a portare gli azzurri in vantaggio ma Hernanes aveva salvato Mazzarri con un goal di testa. Contro i siciliani si è ripetuta la situazione odierna, con il medesimo punteggio e le medesime modalità.
C’è un dato che fa pensare. In ben due occassioni quest’anno il Napoli si è portato sul 2-0, ha subito il 2-2, ha illuso con il terzo goal prima che gli avversari facessero lo stesso, sempre in casa tra l’altro. Coincidenze? Difficile stabilirlo, fatto sta che il Napoli deve dare una risposta importante già nell’ impegno europeo di questo giovedi con lo Sparta Praga.