Incroci generazionali, incroci storici,incroci di temperamento. Il gigante e il bambino. Il ragazzo che arriva dal Senegal contro il campione affermato che appena sei mesi fa ha sfiorato il titolo mondiale con la sua Argentina. Gomez doveva essere la certezza, Babacar la simpatica variabile da aggiungere a quella certezza Mario Gomez. Invece adesso tutto sembra ribaltarsi e così stasera Fiorentina-Napoli sarà soprattutto El Khouma «Babacar» contro Gonzalo Higuain.Con l’ex Bayern destinato ancora alla panchina. Il viola ha ventun’anni e un fisico prepotente. L’azzurro di anni ne ha 26 e una grinta da ventunenne. Giocano e segnano, mentre Mario Gomez li guarderà dalla panchina. Quattro in campionato per il senegalese che, in questo scorcio di stagione, ha già fatto più gol del tedesco da quando è in Italia. La gara di oggi non è soltanto una partita di cartello,ma è anche un cartello che spiega diverse sotto-categorie della sfida.
Non solo la sfida più spagnola che c’è,ma anche l’espressione della«meglio gioventù» della serie A contro un veterano del gol, che si è sbloccato con il Verona 14 giorni fa e non si è più fermato (5 gol). Chissà se il Pipita ricorda quando il 18 febbraio del 2012 incrociò Babacar: il campione al Real Madrid (in panchina), il ragazzo titolare del Racing Santander nella Liga. Palcoscenico,il Santiago Bernabeu: finì 4-0 per i blancos ma Higuain non giocò neppure un istante. Montella si fida ciecamente di questo senegalese che è amico di Balotelli con cui spesso si sfida a ping-pong e che si ispira a Drogba, Eto’o, Adebayor e Ibrahimovic. Da quando l’ex stella della Germania è finita di nuovo in infermeria,il buon Baba si è conquistato un posto in vetrina diventando con quattro centri il capocannoniere della squadra viola.
Lui i gol li sa fare: Gomez stasera sarà in panchina, alla prese con i suoi solenni malanni (chissà quante volte De Laurentiis avrà ringraziato il cielo per quell’affare che sembrava praticamente fatto e che saltò proprio perché la compagna di Supermario preferì la più modaiola Firenze) pronto a formare la coppia d’attacco che il tecnico della Fiorentina sogna di far giocare da inizio stagione. E dall’altra parte il Pipita che, sarà un caso, ma da quando è tornato a segnare con regolarità, ha rimesso le ali al Napoli. Certo, c’è da chiedersi cosa succederà se oggi venisse fischiato un altro rigore al Napoli: lo tirerà ancora Higuain? Due errori pesantissimi con il Chievo e l’Atalanta ma è difficile che Rafone cambi le gerarchie. Nel frattempo, Higuain ha aumentato le sue prove dal dischetto alla fine degli allenamenti, chiedendo al suo compagno di nazionale, Andujar,di fare un po’ di tempi supplementari. Il tutto perché il Pipita sa bene che adesso nulla può essere più lasciato per strada. Dunque, basta errori. I suoi piedi sapienti lo sanno. E allora Higuain è il primo ad aver indicato la giusta strada: va bene la rovesciata da copertina, ma vanno bene adesso anche i gol facili facili.Compresi quelli su rigore.
Fonte: Il Mattino