Napoli, la magia del numero 7 continua…

In ordine cronologico: Lavezzi, Cavani, Callejon. Tre azzurri, tre calciatori entrati tutti nel cuore dei tifosi per la grande personalità che li contraddistingue e per il contributo importante che hanno lasciato e che, ancora per fortuna, stanno lasciando.

La magia della 7 si è tramandata negli ultimi anni da campione a campione, come se quel numero contenesse davvero qualcosa di speciale. Tutte e tre giunti all’ombra del Vesuvio senza particolari clamori, sono riusciti a scrivere parte della nuova storia azzurra, colorata dalle loro grandi prestazioni.

Il primo a scegliere quel numero fu il Pocho, lo “scugnizzo” argentino che in poco tempo riuscì ad infiammare la difficile piazza napoletana, 5 anni di amore e qualche incomprensione con la tifoseria, ma il legame creato è oggi ancora indissolubile, nonostante decise egli stesso di dire addio alla città del sole e volare così alla volta di Parigi, lasciando  il club che lo aveva consacrato. Delusione ma pur sempre riconoscimento. I supporters non potranno mai dimenticare quanto abbia onorato tale maglia.

Poi è toccato al Matador, l’attaccante più odiato dalle difese avversarie per la propria grinta e i colpi di classe. A Napoli ha fatto la storia, 104 goal in tre anni e secondo solo ad un certo Diego Armando Maradona. Se fosse rimasto, avrebbe sicuramente superato il giocatore più forte della storia del club partenopeo (e forse del mondo). Un alieno.

Non si è lasciato benissimo con i suoi amati tifosi, non si sarebbero mai aspettati da lui un addio così freddo. Come se fossero stati lasciati improvvisamente dal fidanzato perfetto. Il suo ritorno a Napoli, con la maglia del PSG, nell’amichevole di quest’estate ha sancito un rapporto ormai leso ma impossibile non essere orgogliosi di aver avuto un “mostro” del genere.

La pesante eredità dell’uruguagio, poi, è passata all’ex madridista, Calletì per gli amici, che non ha avuto paura di affrontare una nuova avventura dopo quella spagnola. Il calcio italiano si è dimostrato perfetto per le sue qualità e sin da subito si è reso protagonista con tanti goal di clamorosi e di tecnica sopraffina. 20 reti totali nella scorsa stagione, già 8 in questo campionato in sole 10 partite. E’ il vero bomber azzurro, il capocannoniere momentaneo della Serie A. Nessuno, probabilmente, si aspettava un rendimento così cospicuo. Benitez sorride davanti ala grande occasione colta per soli dieci milioni.

Altro che 3, il numero perfetto per il Napoli è il 7. Il sogno continua….

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