Thiago Motta, allenatore del Bologna, ha parlato oggi in conferenza stampa, presentando la gara con il Napoli di domani alle 15.
Oggi si fa un po’ di fatica a dire che domani sarà la gara più importante della stagione? Si aspetta magari un coro dalla curva?
“Domani sarà bellissimo, importante, una partita diversa con una squadra che ha già vinto il campionato, che ha raggiunto il proprio obiettivo. Vogliamo sicuramente fare una bella partita davanti al nostro pubblico. Sicuramente per noi è la gara più importante. Per quanto riguarda un coro della curva per me, sono io in debito con loro: non mi aspetto nulla di particolare perché mi hanno già regalato tanto”.
Per qualcuno sarà l’ultima in casa? Quando si vedrà con il presidente Saputo?
“Focalizzato e concentrato al 100% sulla gara di domani. Mi vedrò con il presidente settimana prossima per capire dove sono i nostri deficit”.
Come si aspetta di colmare questo deficit?
“Mi vedrò con il presidente e ne parlerò con lui, anche per capire quale strategia scegliere”.
Quanto è importante raggiungere l’ottavo posto?
“E’ importante pensare al Napoli; sarà una gara fantastica per tanti motivi, partendo che affrontiamo coloro che hanno vinto meritatamente lo Scudetto. Ci aspettiamo di fare una grande partita e di fare risultato”.
Hai parlato con Orsolini? Al suo posto giocherà Aebischer?
“No, non ho parlato con Riccardo, ma giocherà Aebischer al suo posto. Non ci saranno neanche Soriano e Kyriakopoulos”.
Quanto sono migliorati i suoi giocatori da zero a cento? Quanto è migliorato lei stando a Bologna?
“Tutti sono migliorati, anche se dipende dai giocatori alla fine. La percentuale è difficile dirla, ma è molto alta grazie a loro. I singoli giocatori devono migliorare, ma mi ha colpito che settimana dopo settimana lavoravano sempre bene; non dimenticate che questi ragazzi magari possono aver avuto dei problemi personali, eppure lavorano sempre al massimo. Continuo a fare loro i complimenti, e speriamo domani di fare qualcosa in più per ottenere un grande risultato. La nostra gente, in primis, lo merita, perché ci hanno accompagnato nelle difficoltà”.
Sente orgoglio nel fatto che viene accostato ad altre panchine
“Non provo nulla. Sono contento perché sto dando il massimo, pur sapendo che alle volte la gara va bene, alle volte va meno bene. Nessuno vuole perdere, anche se fa parte del gioco. Ma chiedo ai miei giocatori di dare il massimo”.
Nella gara di andata segnò Zirkee. E’ rimasto deluso dal suo rendimento? E’ una prima punta?
“Non sono deluso, ma ha reso sotto le aspettative. Dovreste chiedere a lui se ha fatto il massimo delle sue potenzialità. Dalla sua risposta capiremo se ci può essere delusione o meno. Io lo vedo prima punta, per come giochiamo noi. Per me è un attaccante, non un esterno; ci può giocare bene nel ruolo di prima punta, a volte gli è mancata la fame per fare goal, anche se questa squadra non ha un bomber da 25-30 goal l’anno. Abbiamo Zirkee, che può crescere tanto; io con lui non ho problemi. Per me è una punta e giocherebbe lì anche con due centravanti, ma deve capire che il suo ruolo prevede compiti offensivi e difensivi”.
Può fare il trequartista in un 4-3-1-2?
“Non lo so, perché io non ho mai adottato questo sistema e perché neanche la squadra ha mai giocato in quel modo”.
E trequartista nel 4-2-3-1?
“No, non lo vedo come sottopunta”.
Cosa si aspetta domani dal Napoli?
“Mi aspetto una squadra che dia il massimo come ha sempre fatto. Ha giocato sempre a calcio, interpretando in questo modo tutte le fasi, pure quella di transizione. Hanno fatto sempre bene. Spero che domani sia il Napoli più in forma che giocherà a Bologna, perché vorrebbe dire affrontare la squadra che ha chiuso a gennaio il campionato. Sarà una bella sfida giocare una gara di questo livello”.
Questo gruppo, nel futuro, dovrà mantenere tanti elementi e non stravolgere?
“Stravolgere… Dipende da tante cose. E’ importante la comunicazione interna ed esterna. Nella mia testa ci sono degli incedibili, ma bisogna capire la strategia del club; per questo dovremo vedere se siamo tutti sulla stessa linea, se riusciamo a capire dove siamo e dove vogliamo andare. La base è formata da chiarezza e trasparenza”.
Tanti giocatori vanno in scadenza il 30 giugno, ci sono altri giocatori che sono cresciuti in leadership?
“Sicuramente alcuni hanno preso più responsabilità, fanno bene al gruppo e all’individuo, e ci sono altri ragazzi che possono essere dei leader”.
Come ha visto Arnautovic?
“Come sempre, era normale”.
Ti basterebbe raggiungere la salvezza l’anno prossimo?
“Facciamo una passo alla volta, pensiamo al Napoli”.