Oggi l’ex allenatore di Napoli e Liverpool, Rafa Benitez, ha rilasciato un lunga intervista alla Gazzetta dello Sport.
Dove sarebbe potuto arrivare quel Napoli? “Chi può dirlo. Io guardo sempre avanti ma con un altro anno in Champions e la vittoria dell’Europa League dopo un’ eliminazione discutibile, avremmo avuto più risorse da investire e una continuità progettuale. Potevamo attirare altri campioni ed essere più competitivi. Spesso nei giudizi si sottovaluta il peso di un episodio”.
Sull’eredità lasciata a Napoli: “Al di là dei trofei, ho sempre cercato di lasciare un’ eredità ed è per questo che sono molto legato ai club dove ho allenato. Ma a Napoli sono rimasto più tempo rispetto a Milano. È una questione di “legacy”, come dicono gli inglesi, ed è stata più marcata: Insigne, Mertens e Koulibaly sono ancora importanti”.
Sui trofei vinti in azzurro: “[Lo scudetto, ndr] Per gli azzurri sarebbe un traguardo incredibile perché la storia dice che vincere lì è più difficile che a Milano e sono orgoglioso che tra i miei 13 titoli, 2 li abbia conquistati col Napoli”.