Sacchi: «La Nazionale è lo specchio di un paese senza idee»

Oggi Il Mattino intervista l’ex allenatore di Milan e Nazionale, Arrigo Sacchi, dopo la seconda disfatta Mondiale:

Mancini dovrebbe dimettersi? “Sempre la solita caccia al capro espiatorio. No, lui non ha colpe. Non ne vedo. Deve restare, altro che andare via. Ma non a queste condizioni, non senza avere garanzie dalla Federcalcio e da Gravina che qualcosa cambierà nel sistema calcio italiano”.

Sulla Nazionale e il rapporto con il paese: “Vogliamo vincere come viviamo. Pensiamo sempre che arriverà qualcuno o qualcosa a sistemare le cose al posto nostro. Siamo arretrati, siamo fermi a quegli anni lì in cui andavo in Germania con mio padre. A sessant’ anni fa. Il calcio e il nostro Paese. Non ci sono idee. Di cosa ci stupiamo?”.

C’è un lato positivo? “Non sarà facile rialzare la testa. Le cose da salvare sono poche. E questa eliminazione non deve dare alibi: il rinnovamento deve essere totale e passa per il sacrificio, per mettere il merito al centro di ogni cosa, per trovare l’ essenza del calcio. Saremo in grado di farlo?”.

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