SSC Napoli pubblica la decisone della questura: “Daspo, denunce e sanzioni per chi scavalca o infrange le regole”

Dopo i miglioramenti e le modifiche apportate allo stadio San Paolo, tutti si sono attivati per far sì che tutto ciò non venga rovinato dagli imcivili che popolano gli stadi, e per garantire una buona visione a chi vuole godersi lo spettacolo in campo. 

A tal proposito la società quest’oggi ha condiviso, tramite il suo profilo Facebook, un post della questura di Napoli che recitava: 

Il #Questore di #Napoli ha adottato provvedimenti di divieto di accedere alle manifestazioni sportive (DASPO) per periodi da uno a due anni nei confronti di quattro persone in ordine a condotte di “scavalcamento” dal settore inferiore della #curvaB a quello superiore in occasione dell’incontro #Napoli-Brescia dello scorso 29 settembre, nonché nei confronti di una quinta in quanto condannata per rapina. 

Con riferimento all’incontro #Napoli-Verona dello scorso 19 ottobre, sono state denunciate cinque persone per il reato di cui all’art.6bis L.401/89 perché responsabili di scavalcamento tra diversi settori della #curvaA, con contestuale avvio del procedimento per l’emissione del #DASPO.

Sempre riguardo a quest’ultimo incontro, sono state complessivamente elevate 32 sanzioni amministrative per violazioni del regolamento d’uso dell’impianto sportivo quali l’occupazione delle vie d’esodo, l’essersi arrampicati su balaustre o posizionati all’impiedi sui sedili, il possesso di stupefacenti, l’aver coperto la telecamera all’atto dell’ingresso al tornello, l’aver utilizzato il biglietto di altro utente, l’aver oltrepassato il tornello simultaneamente ad altro spettatore.

Proseguirà anche nelle prossime settimane, grazie anche al supporto delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza attivi presso lo #Stadio #SanPaolo, l’attività della #Questura volta ad assicurare una sempre maggior sicurezza alle competizioni sportive”.

Articolo precedenteCaso Ghoulam: nuovo infortunio per il calciatore, nessun ritiro e subito risonanza magnetica
Articolo successivoPistocchi: “Il problema c’è ma non è fisico, gestire molte partite è difficile però c’è un calo mentale”