Alfonso De Nicola, ex medico sociale del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte. Queste le sue parole:
“Non ho litigato con nessuno, sono un tipo abbastanza pacifico. Devo ringraziare chi mi ha dato la possibilità di lavorare tutti questi anni a Napoli. Al presidente devo moltissimo perché ha sempre creduto in me, alla festa di Ancelotti siamo stati benissimo, non è stato quello il momento dell’addio. Ho aperto una nuova clinica e per fare il medico del Napoli devi lavorare 365 giorni su 365, in tutti questi anni i miei collaboratori sono cresciuti e spero non ci sia più bisogno di me.
Caso spinoso? Ricordo che una volta Pià aveva dolore ad un ginocchio e in un amichevole prese una botta bruttissima. Noi avevamo bisogno di lui e non sapevo come fare, non dormivo la notte.
Caso Zuniga? A 18 anni in Colombia ebbe una esportazione del menisco, intervento che oggi si cerca di evitare. Quando arrivò a Napoli non aveva nessun problema, il rinnovo dopo 5 anni lo ebbe perché lo meritava”.
Lo scorso anno è stato quello con maggiori infortuni nel Napoli, come mai? “Molte volte il calciatore può sopportare il dolore muscolare, altre volte è meglio fermarsi. Il logorio non viene fuori subito. Quindi un allenatore che utilizza sempre gli stessi calciatori può farlo perché recuperano in tempi brevi, l’affaticamento viene fuori dopo anni”.