(ANSA) – ROMA, 18 MAR – “Stiamo pensando ad un ‘reddito di cittadinanza arbitrale'”. L’idea è stata anticipata dal presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, ospite di ‘Radio anch’io sport. “Abbiamo dei professionisti che per arbitrare in A ed in B lasciano il lavoro. Quando finisce l’attività si ritrovano senza nulla, ad una età avanzata – ha spiegato Nicchi – Non escludiamo di creare un fondo di solidarietà della durata di uno-due d’anni, per dare agli arbitri la possibilità in questo lasso di tempo di ricrearsi una vita, un lavoro”. Nicchi ha anche parlato della possibilità di utilizzare al Var arbitri e guardalinee esperti, dismessi per limite d’età: “Ci stiamo ragionando perché non è escluso che domani possa essere creato un gruppo di pochissimi esperti Var, con l’attitudine giusta, che possano collaborare per un paio di anni aggiungendosi agli arbitri per fornire un servizio ancor più di qualità”.