Aurelio De Laurentiis racconta sé ed il suo Napoli e si toglie qualche sassolino dalle scarpe durante una lunga intervista al Il Mattino: un bilancio del 2014 ed un focus sul 2015 che sarà.
Il Presidente del Napoli inizia dalla questione stadio: “Il progetto di ristrutturazione del San Paolo non può essere legato esclusivamente ad una legge, che ha avuto un lunghissimo iter ed è stata approvata solo un anno fa. Ci sono altre considerazioni da fare. Io ho affidato a un pool di ingegneri il progetto, vogliamo capire qual è lo stato di salute attuale dello stadio perché non vorremmo che questo impianto, costato svariati miliardi di lire, presentasse ulteriori problemi. Entro gennaio stimeremo lo stato di saluto ed entro febbraio una valutazione dei costi degli interventi: successivamente lavoreremo al progetto di ristrutturazione. Noi abbiamo fatto il nostro risollevando il Napoli, il Comune cosa ha fatto? Perché è contro di noi?”.
Sul campo, due trofei in sette mesi: giudizio del 2014? “Positivo. Conti in ordine e continuazione del processo di crescita. Il Napoli è l’unica squadra italiana ad aver vinto due trofei nell’anno solare ed eravamo reduci da una straordinaria Champions League, dove siamo stati eliminati con 12 punti. Abbiamo chiuso il campionato al terzo posto e ora siamo nelle prime posizioni: i conti vanno fatti alla fine”. E l’eliminazione dalla Champions contro l’Athletic Bilbao? “Una forte delusione ed un danno economico. Ma loro non avevano tanti Nazionali reduci dai Mondiali come noi…”.
Obiettivi per il 2015? “Crescere, restare competitivi su tutte e tre le competizioni. Benitez? Mi auguro che voglia restare per dare continuità al progetto: sapremo tutto fra qualche mese. Ma una cosa è certa: la mentalità internazionale della squadra, che ho voluto proporre affidando la squadra a Benitez, non cambierà. Un errore degli ultimi mesi? Aver parlato di Scudetto a Dimaro. E’ prevalsa la passione del tifoso”.
Infine, un punto sul mercato: “Benitez ci aveva chiesto di coprire due ruoli, abbiamo preso Gabbiadini e Strinic. Altri colpi? Bisogna capire il futuro di Rafa, perché comprare ora significa togliere budget al mercato estivo. Lavezzi? A cosa ci servirebbe? Ha uno stipendio da 4,5 milioni di euro ed ha voluto lasciare lui Napoli… A volte i procuratori si divertono a tirare fuori il nome del Napoli…”.
Fonte: gianlucadimarzio.com
