Dopo Christian Maggio, è Rafa Benitez ad essere intervistato dai microfoni di Sky.
Higuain, 3 panchine nelle ultime 4 partite giocate compresa l’Europa League. Tenendo conto della considerazione che lei ha di Higuain, ha fatto notizia la scelta di metterlo in panchina. Perché?
“Higuain è un giocatore fondamentale per noi. Duvan stava bene, abbiamo fatto un’analisi prima della partita e sapevamo che questa poteva essere una buona partita per lui. Quando hai due attaccanti che giocano entrambi bene e segnano è più facile scambiarli”.
In questa partita c’è stata più partecipazione rispetto a Milano. Ha voluto dare un segnale anche da questo punto di vista?
“Questa era un partita difficile, dovevamo fare il terzo gol. Quando sembra che la partita sia chiusa, basta un tiro per riaprirla, per questo continuavo a spronare i ragazzi”.
Possiamo pensare di veder giocare insieme Higuain e Zapata dal primo minuto?
“Sì, può essere. Ovviamente, dipende dalla partita, dipende dall’avversario, possiamo pensare di farlo anche perché ci abbiamo già provato altre volte a partita in corso”.
La squadra oggi sembrava più compatta, difendeva bene e ripartiva in maniera veloce. La differenza con il Milan?
“La differenza con il Milan è che lì a 5 minuti dall’inizio eravamo già sotto di un gol. Oggi, invece, siamo partiti subito in vantaggio ed è stato più facile”.
Callejon ha fatto molti gol quest’anno, ma a volte sembra capace di tirare anche dalla bandierina, mentre in mezzo ci sono compagni posizionati meglio, tipo Hamsik.
“Sì, la penso anch’io così. Quando arriviamo in area avversaria dobbiamo fare il terzo gol, non importa chi o come. Sappiamo, ad esempio, che Marek sale e si apposta sul secondo palo, dobbiamo andare a cercare i compagni”.
Lei è uno specialista delle coppe. Per lei la Supercoppa ha il privilegio in confronto ad altre gare?
“Per me la prossima partita è sempre importante. Indubbiamente, possiamo dire che la Supercoppa contro la Juve sarà la partita più importante del 2014”.
Possiamo dire che il suo futuro sarà italiano? Chi erano le squadre che l’hanno cercato?
“Ho visto, su un giornale, che sono stato accostato a due squadre, ma non sono quelle da cui sono stato contattato. Tante volte nel calcio non è facile essere serio, ma io sono serio e professionista. Posso solo dire che una era un club e l’altra una nazionale”.