Esclusiva MN – Sossio Aruta: “Napoli condizionato da un mercato negativo. Contestazioni? Nel calcio non c’è riconoscenza, i tifosi dovrebbero ringraziare ADL! Vi svelo come uscire dalla crisi…”

43 anni e non sentirli, Sossio Aruta implacabile attaccante con più di 300 reti tra professionisti e dilettanti. Il vecchio Re Leone è entrato nelle case di tutti negli anni del Cervia di Ciccio Graziani, squadra che l’ha fatto diventare famoso nel 2005-2006 per il reality show di Italia 1 “Campioni, il sogno”.

La nostra redazione ha contattato telefonicamente il vecchio bomber di Castellamare di Stabia per chiedere un parere sul momento negativo del Napoli.

Cosa ti è mancato per arrivare in serie A?
“Tutto quello che ho fatto nella mia vita me l’ha permesso il mio carattere, che sia una cosa buona o meno buona. E credo proprio che il mio carattere mi ha penalizzato in campo e fuori. Sono sempre stato una persona vera e spontanea”.

Come nasce il soprannome di Re Leone?
“Sono stato un attaccante che ha sempre fatto a pugni. Ovunque andavo avevo sempre un’ accoglienza particolare, avversari e tifosi hanno sempre cercato di farmi innervosire, ma io ho sempre avuto gli artigli, sia in casa ma soprattutto fuori casa, da solo contro tutti”.

Capitolo Napoli, secondo te cosa sta succedendo alla squadra di Benitez?
“Il Napoli secondo me è partito con l’handicap dei non acquisti. Ha venduto giocatori importanti e non li ha sostituiti adeguatamente”.

Dove può arrivare questo Napoli?
“Spero solo che questo sia un brutto inizio, l’uscita dalla Champions contro Athletic Bilbao e la sconfitta in campionato con il Chievo Verona. La mia previsione per il Napoli è zona Champions, quindi nei primi posti”.

Chi sarà il trascinatore quest’anno? Ti rivedi in qualche calciatore?
“Il trascinatore sicuramente sarà Gonzalo Higuain, ma non credo proprio che io possa essere paragonato a lui (ride ndr)”.

Questo clima di sfiducia intorno alla squadra, influenza le prestazioni dei giocatori?
“Sicuramente, però il calcio è strano, basta una vittoria per cambiare tutto”.

Quante colpe ha il presidente Aurelio De Laurentiis?
“Secondo il mio modesto parere i tifosi del Napoli dovrebbero solo ringraziare il presidente, li ha portati dalla serie C alla Champions League. Purtroppo nel calcio non c’è riconoscenza”.

Come proseguirai la tua carriera nel Calcio “allenatore o dirigente?
“Il mio sogno è di allenare una squadra vera, fatta di veri uomini. Ora sto allenando a Castellammare di Stabia una scuola calcio di ragazzi che vanno dai 2001-2010, si chiama Academy Football Italy e l’alleno con i miei amici Gennaro Iezzo e Stefan Schwoch”.

Giuseppe D’Ambrosio

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