Dopo la gara contro l’Atalanta, sono arrivate tante critiche sull’attacco azzurro, soprattutto, su Romelu Lukaku. Il belga è stato annullato dallo svedese Hien, che lo ha costretto per tutta la partita, di giocare spalle alla porta e di non essere mai pericoloso.
L’ex Chelsea è apparso ancora una volta fuori forma, nonostante la buona prestazione (più gol) a San Siro contro il Milan. Ricordiamo che l’attaccante azzurro, ha svolto le visite mediche con il Napoli il 28 agosto. Come sappiamo, non ha svolto i due ritiri e neanche la pre-season con il club di Londra.
Per un calciatore come lui, alto 1,91 e compiuto i 31 anni, non è di certo semplice rientrare in pochissimo tempo in forma. Per ora Lukaku, ha realizzato con gli azzurri 4 gol e 4 assist, in 646 minuti giocati. Ha giocato 9 partite su 11, 8 da titolare.
Sicuramente sarà ancora più difficile farlo tornare ai livelli dei primi anni dell’Inter (proprio con Conte in panchina), ma potrà essere indubbiamente, più decisivo di quanto lo sia ora.
Bisogna ragionare anche su un dato importante: il modulo. L’Inter di Conte giocava con il 3-5-2, Lukaku aveva il supporto di una punta poco più tecnica di lui e aveva lo scarico “facile” sull’inserimento di una delle due mezze ali. Aveva il supporto necessario per essere glaciale sotto porta.
A Roma, inizialmente con Mourinho, ha giocato nel 3-4-2-1 con calciatori tecnici alle sue spalle, come Dybala e Pellegrini. Con l’arrivo di De Rossi, ha giocato nel 4-3-2-1. Con i giallorossi ha realizzato, in totale, 21 gol in 47 presenze.
La struttura e il modulo con il Napoli sono molto diversi, ma se si dovesse tornare ad un 3-4-2-1 con Kvara e Politano più vicini al belga, l’attacco azzurro essendo più “centrale” potrebbe dare una mano in più al gigante azzurro.
Se Conte ha voluto Romelu Lukaku, nonostante la sua forma non al massimo, un motivo ci sarà.
Napoli, pazienza e sostieni. Il tuo bomber in cambio, ti regalerà tante soddisfazioni.