Adieu Garcia

La sconfitta con l’Empoli apre le porte all’esonero del tecnico francese.

Napoli inguardabile e l’alibi dei calciatori appagati che, dopo Napoli-Fiorentina, aveva portato il Presidente vicino alla squadra e al tecnico, non è più percorribile per risolvere i mali di questa squadra. Adesso ci vuole un intervento forte della società. Il Napoli è smarrito. Le idee di Garcia, se mai ci sono state, non sono state per nulla efficaci per permettere ai Campioni d’Italia di onorare lo scudetto cucito con sudore dopo anni di tentativi. Buttare così quanto di buono fatto lo scorso anno per un eccesso di presunzione, che è quello che Garcia ha continuato a mostrare in queste giornate, è un peccato capitale. Il prendere a muso duro la stampa, quel suo continuo parlare di nemici e amici, del consiglio dei saggi, hanno portato l’ambiente all’esasperazione e la squadra a non riuscire mai pienamente ad avere fiducia nel tecnico dell’Ile-de-France.

Nessuno potrà mai dire al Presidente cosa fare, ma con queste ultime prestazioni, e soprattutto con la sconfitta di oggi, la quarta in casa tra Campionato e Coppe, Garcia ha steso il tappeto rosso all’uscita da Castelvolturno. La partenza peggiore degli azzurri in casa degli ultimi anni e quasi della storia del nuovo Napoli di ADL. Il vedere il Maradona terra di conquista, anche a pieno merito, di squadre che vengono a dettare gioco e ad evidenziare i limiti tattici di questa squadra, è veramente troppo. Che si intervenga subito, a meno che Garcia non abbia la decenza di fare mea culpa e di lasciare in comune accordo visto che questo suo Napoli 23-24 tanto sbandierato, rischia di essere ricordato come il peggiore dell’era ADL per gioco e risultati.

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