Home Editoriali Una vittoria a immagine e somiglianza di Ringhio Gattuso

Una vittoria a immagine e somiglianza di Ringhio Gattuso

Finalmente ieri il Napoli è tornato a giocare e la prima partita, dopo questa lunga pausa, è andata abbastanza bene: nonostante tutte le difficoltà del caso, il Napoli ha giocato una buona partita e si giocherà la finale di mercoledì 17.

Sì, la partita di ieri è stata difficile e tutt’altro che entusiasmante egli azzurri hanno faticato un po’ contro l’Inter nel primo tempo: soprattutto il centrocampo d ieri è sembrato in difficoltà, contro la mediana neroazzurra, ed le due mezz’ali, Zielinski ed Elmas, hanno subito un crollo fisico nel secondo tempo.

Ma i motivi per gioire sono molti di più rispetto alle critiche di fare; inanzittutto gli azzurri si sono qualificati per la finale, che mancava da ben 6 anni, ed ora ci sarà una super finale contro la Juventus e, soprattutto, contro Sarri, dove in ballo ci sarà un trofeo molto importante, anzi decisivo per la stagione dei partenopei.

Inoltre, ieri, un aspetto positivo era la solidità e lo spirito di sacrificio mostrato dalla squadra: infatti, tutti quanti, negli ultimi minuti, hanno dato una mano alla difesa per contenere gli ultimi attacchi dell’Inter. Questa unione e propensione da parte di tutti si era vista già prima della sosta ed è forse la più grande vittoria di Gattuso, che ha preso una squadra allo sbando, incapace di lottare e di giocare inseme e molto sbilanciata in avanti.

Adesso per Ringhio, che rinnoverà a breve, tocca la missione di riuscire ad alzare il baricentro della squadra e a provare un pressing ultra-offensivo sui difensori avversari; però, per il momento va bene così, ovvero vedere una squadra unita, capace di lottare e pronta a sacrificarsi per ottenere più risultati positivi possibili.

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