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Caso Cavani: un sogno di mezza estate

Le fake news incombono. In Italia, come in tutto il mondo, stampa locale e presunti informatori fantasma la fanno da padrone tra le fila dell’opinione pubblica, e non. Se poi si inserisce un periodo particolare come il calciomercato estivo, il binomio è bello che fatto. Un ritorno di Cavani al Napoli è l’ultima della collezione masochista dei più tra fonti fittizie e, in alcuni casi, inventate.

Perché la voce di una possibile trattativa non è nemmeno partita, è doveroso chiarirlo, tra i media locali o nazionali. E’ scaturita solo dai social e si è auto-sviluppata nel virtuale. Di reale, almeno stando a ciò che riferiscono i quotidiani sportivi più rappresentativi (Corriere dello Sport, Gazzetta dello Sport, il Mattino, ecc.) e gli esperti di mercato (Di Marzio, Pedullà), non c’è nulla. O almeno non c’è nulla di concluso. E non di certo perché i giornalisti siano distorti da opinioni e sentimenti personali (a chi non farebbe piacere un ritorno di Cavani in Serie A?).

Sarebbe opportuno, piuttosto che lasciarsi trasportare da emozioni palesemente di parte, analizzare la politica del Napoli degli ultimi anni e valutare se il Matador si potrebbe inserire nelle logiche di mercato Aureliane. Dal 2007 (anno della promozione in A), il Napoli non ha mai speso una cifra più alta dei 37 mln pagati al Real Madrid per Gonzalo Higuaín. Proprio quest’anno, tra l’altro, Giuntoli ha messo a segno il terzo colpo di mercato più costoso della storia partenopea (Fabián Ruiz, pagato 30 milioni di euro). Il PSG, che tira l’acqua al proprio mulino, ne vorrebbe incassare almeno 60. Già si ravvisano le prime magagne.

Se poi si considera lo stipendio del numero 9 parigino (ben 12 milioni di euro netti più 2 di bonus, quasi 28 lordi) e lo si rapporta al salario più elevato del Napoli (3.6 mln + bonus percepiti da Lorenzo Insigne), il quadro diventa sempre più intricato.

Non è detto che la società azzurra non possa prendere Cavani, questo è bene sottolinearlo. Con uno sforzo economico sarebbe possibile eccome. Non è detto però voglia farlo. Spesso, infatti, opinione pubblica e stampa mostrano memoria a breve termine.

Perché nel ruolo di centravanti il Napoli possiede già Arkadiusz Milik (24 anni compiuti a febbraio), che viene sì da due infortuni gravi, ma che è anche il secondo acquisto più oneroso della storia del club (32 milioni versati all’Ajax nell’estate 2016). E quindi va tutelato. Magari affiancandogli un coetaneo di pari livello, che lo stimoli nella concorrenza. Lo scenario più plausibile rapportandolo alla politica societaria del club partenopeo.

Comunque vada, il calciomercato del Napoli ha già avvertito uno scossone (più immaginario che reale) che l’ha fatta traballare: laddove, però, le illusioni superano la realtà, è impensabile riscontrare serenità e armonia. E’ bene ricordarsi cos’è, per ora, la trattativa Cavani: un sogno di mezza estate.

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