Alla fiera dell’est, per due soldi, il Napoli comprò due giocatori che oggi possono permettersi solo top club.
Marek Hamsik e Piotr Zielinski, la coppia che puntualmente scende in campo, il secondo per dare il cambio all’altro o, nell’evenienza, stare insieme sulla fascia sinistra.
La gestione attuale di Sarri con questo duo è pressoché perfetta. Serve freschezza nella ripresa e solo Piotr, anche per età, può garantirgli ciò.
Si è visto in quasi tutte le partite: per esempio contro l’Atalanta dove il polacco grazie ad un gol strepitoso sbloccò il risultato; contro il Milan, chiudendo la partita o contro la Lazio in cui fu fautore di una giocata fantastica che permise a Mertens di insaccare la porta.
L’esperienza di Marek va, dunque, a pari passo con la crescita professionale dell’ex Empoli, il quale più di tutti ha mostrato una propensione al miglioramento impressionante negli ultimi mesi. È ormai diventato un jolly, può giocare sia destra che a sinistra a centrocampo e ha imparato anche a fare l’esterno d’attacco quando Insigne è stato fuori per infortunio o per riposare. Certo, non è quella la sua posizione prediletta, ma il senso del sacrificio e la visione di gioco gli permettono di fare bene finanche quel ruolo. Contro il Feyenoord, per esempio, si è reso autore di una rete da vero attaccante. La duttilità è un’arma importante in questo Napoli, dove si fa frutto di ogni esperienza positiva o negativa che sia. Non a caso Zielinski è del trio dei “giovani”, formato da lui, Diawara e Rog, quello più utilizzato dal mister.
Difficile tenere fuori il capitano, lo stesso Sarri lo ha definito il top player del Napoli, il quale anche quando non sta al 100%, viene schierato perché importante non solo per l’equilibrio della squadra, ma pure per gli ottimi inserimenti di cui da oltre 10 anni delizia il numero 17. Se non avesse avuto un compagno di reparto così forte, indubbiamente sarebbe stato il titolare. Fa gola a tantissime squadre, pur avendo una clausola di oltre 60 milioni, quindi piuttosto alta, che però non può far paura pensando, in prospettiva, a che grande giocatore possa diventare.
Complessivamente hanno segnato 11 gol e fatto 5 assist: numeri importanti, soprattutto da quando la fascia sinistra ha perso Ghoulam, il quale più di Mario Rui giustamente, aveva un ottimo rapporto con l’attacco.
Imprescindibili: termine adatto per sintetizzare il lavoro di questi due giocatori. Determinanti: per sintetizzare i colpi in canna che hanno permesso al Napoli di brillare.
Geniali: per sintetizzare, invece, le giocate fatte ai compagni e la classe tecnica di cui madre natura li ha dotati.
Sì, almeno in quel reparto Sarri può dormire sonni tranquilli.