Le polemiche arbitrali del lunedì lasciano spesso poco spazio al vero gioco del pallone, quello che poi effettivamente si vede in campo per 90 minuti. Certo, spesso le gare possono essere segnate da episodi vincenti o meno, da attimi di frazione che possono ribaltare qualsiasi situazione. Talvolta si dimentica che il percorso di una squadra non può essere meramente caratterizzato da quell’errore, anche se in Napoli-Bologna non lo si può definire tale. Assolutamente inesistente il rigore di Koulibaly per tocco di mano, innanzitutto involontario e anche molto dubbio; sicuramente più generoso è stato quello assegnato a favore degli azzurri su Callejon, il quale si è lasciato cadere abbastanza facilmente sul tocco leggero di Masina. Bando ad inutili ipocrisie, tutti i giocatori avrebbero avuto lo stesso comportamento dello spagnolo, in particolare quando la palla è in area di rigore e l’occasione diventa più che succulenta.
Chiusa la parentesi arbitrale, c’è da sottolineare un altro dato di assoluta importanza che ha visto il Napoli crescere e diventare finalmente grande. Ben cinque su sei sono state le rimonta compiute dagli uomini di Sarri quando sono partiti in svantaggio. Altro fattore non di poco conto è che diverse volte gli azzurri sono partiti in deficit proprio al San Paolo, non più fortino inespugnabile come in passato. Paradossalmente, quindi, i partenopei hanno una media realizzativa migliore in trasferta, come se giocando al San Paolo facciano un po’ di fatica a carburare subito. Come contro la Sampdoria, così contro il Bologna il gol degli avversari è arrivato abbastanza a freddo, ma ciò non ha impensierito gli 11 in campo che in un breve lasso di tempo hanno trovato prima il pareggio e poi, verso la fine del primo tempo, il sorpasso con la rete di Mertens su rigore. Non è stata per niente una partita facile, i bolognesi sono arrivati grintosi e rapidi nelle ripartenze, con un Palacio in gran forma che ha messo in difficoltà Chiriches nei primi 45 minuti.
Il gioco del Napoli, però, fatto di fraseggi e di giro palla veloce sfianca letteralmente l’avversario, infatti i romagnoli hanno successivamente abbassato notevolmente il pressing. La rete gioiello del belga ha poi chiuso la gara regalando, dunque, la vittoria. Soltanto la Juventus era riuscita a fermare gli azzurri in campionato, rompendo anche la striscia positiva di match vinti ribaltando il risultato. Una caduta che, però, è stata smaltita positivamente visto il cammino assolutamente positivo.
Insomma, da un lato bisogna rivedere le prestazioni – quanto meno all’inizio – in casa; dall’altra la tranquillità, la pazienza e la determinazione degli azzurri sono da applausi, qualità maturate con il tempo e la dedizione. Quello che si coltiva, quello si raccogli e quindi ci aspetta una primavera decisamente rigogliosa.