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EDITORIALE – Azione e reazione

Neanche il tempo di metabolizzare il primo KO in campionato e per il Napoli subito un altro esame.

La Champions come panacea di tutti i mali. La gara di Rotterdam mette subito a disposizione degli azzurri un chiodo scaccia crisi. Se di crisi si può parlare per una squadra che in campionato ha fatto 12 vittorie su 15 e tenuto l’imbattibilita’ per più di nove mesi. Vincere contro il Feyenoord avrebbe un significato particolare per gli uomini di Sarri anche se non garantirebbe la certezza del passaggio agli Ottavi. L’orecchio sarà in Ucraina dove Sarri attende il regalo del suo collega ed estimatore Pep Guardiola, alla ricerca del record di punti e della ventunesima perla in stagione, campionato incluso. Potrà mai il gelo ucraino e il pensiero al derby di Manchester della prossima domenica, fermare gli inglesi contro un avversario a loro inferiore? Al campo l’ardua sentenza.
Il compito di Sarri andrà domani al di là del semplice passaggio del turno. Il Napoli dovrà passare all’azione e dimostrare di aver assorbito il KO di venerdì scorso e mostrare quella reazione corale e lucida che molti non hanno visto al San Paolo dopo il vantaggio della Juventus. Una reazione di orgoglio dopo ingiuste, a nostro avviso, critiche piovute sul Napoli. Dalle stelle alle stalle. Neanche fosse terminato venerdì scorso il campionato o meglio tutta la stagione. E invece ci sono tante gare da giocare ancora che possono regalare tante soddisfazioni ancora a squadra e tifosi. Ad iniziare da domani sera, dove purtroppo mancherà l’uomo simbolo di questa squadra:Lorenzo Insigne. Per il numero 24 azzurro uno stop necessario, dopo 60 gare consecutive, per averlo al meglio in questo sprint di fine anno. Il Napoli deve dimostrare di poter fare a meno anche del suo uomo migliore sfruttando al meglio le risorse in panchina. Probabile che sarà Zielinski l’uomo designato a fare le veci di Lorenzo e a guidare l’attacco azzurro sull’out sinistro.

Ci si aspetta la reazione di tutti, a partire dal suo capitano, Hamsik, e da quello morale, Mertens, che avrebbe bisogno anche lui di recuperare lucidità ma che stringerà ancora una volta i denti e proverà a sbloccarsi in zona gol proprio nella gara più importante. Un campo che il belga conosce bene avendoci giocato spesso sia con l’Utrecht che con il PSV, nel suo passato olandese. Proprio qui Dries perse due denti in una finale di Coppa con il PSV nel 2012. Adesso Dries li sacrificherebbe ancora per il passaggio del turno. Ci penserebbe poi il Napoli a pagargli il dentista visto che nelle casse azzurre entrerebbero quasi 20 Milioni di euro.
Non è una questione i soldi però per gli azzurri, quando di prestigio e soprattutto di morale. Il cammino in Europa proseguirà comunque e la dispendiosa Europa League potrebbe diventare un altro “nuovo” obiettivo stagionale da affrontare però con uomini diversi per non defocalizzarsi dal cammino in campionato. Il palcoscenico Champions, ad ogni modo, il Napoli non vuole lasciarlo e proverà a tenerlo stretto con i denti, magari non quelli di Mertens, ma con i suoi gol certamente, insieme quelli di Aguero dall’altra parte dell’Europa. Novanta minuti su due campi, come quel 6 Dicembre dello scorso anno, quando in terra lusitana il Napoli compì l’impresa grazie alla debacle del Besiktas, in Ucraina, per guadagnarsi il Real. Da Rotterdam a Charkiv, 2500 chilometri in novanta minuti da vivere tutti di un fiato.

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