Neanche è terminato il mese di ottobre che la stagione del Napoli e di Sarri rischia di complicarsi. Tre sconfitte di fila sono un chiaro segnale del momento, ma ciò che desta preoccupazione è il modo con cui si sono materializzati questi cattivi risultati. Il Napoli è apparso lontano parente di quello brillante visto fino a 15 giorni fa, unanimamente definito team sexy da addetti e non. La squadra corta tra i reparti, aggressiva sui portatori di palla avversari e che fraseggiava stretto subendo poche palle goal dagli altri, non c’è quasi più. Ora è sfilacciata, preoccupata e quasi immemore della propria forza e spensieratezza. L’assenza di Milik non può essere argomento totalmente corroborante per una tesi difensiva visto che il validissimo centravanti polacco era presente a Bergamo nella prima delle tre debacle. I problemi sono anche altrove e non in un solo luogo come spesso succede in questi casi. Vincere aiuta a vincere e se questo non accade i problemi psicologici aumentano giocoforza. Occorrerebbe una scintilla, una scossa che potrebbe venire già dalla prossima gara a Crotone. In questo modo si scaccerebbero alcuni fantasmi che aleggiano funesti sul Napoli e sulla mente dei giocatori. Impossibile che si sia smarrita totalmente la bussola. Nell’arco di una stagione giungono momenti complessi come questo ma urge equilibrio. Sarri dovrà fare la sua parte e dimostrare di poter allenare a questi livelli gestendo il doppio impegno tra Campionato e Champions senza lasciare punti sul campo. Dopo l’ingresso confortante di Gabbiadini contro il Besiktas il bergamasco si sta ritagliando uno spazio maggiore nel rettangolo verde. Ci fidiamo della competenza di Sarri e confidiamo nella sua intelligenza, per questo auspichiamo un maggior impiego di giocatori scalpitanti finora poco utilizzati per diversi motivi. De Laurentiis in primis reputa a giusta causa di aver messo a disposizione di Sarri una rosa ricca di alternative in ogni ruolo e sarebbe concorde nel voler vedere di più Rog, Diawara e Giaccherini oltre ai soliti 12/13 titolarissimi apparsi in affanno. In questo aspetto Rafa Benitez era inappuntabile. Dulcis in fundo anche la fortuna giocherà un ruolo importante poichè non è detto che ad ogni tiro sistematicamente si debba subire un goal, condito pure da errori incredibili dei singoli. Ognuno faccia il proprio compito e torni ad essere quello di prima con maggiore impegno e concentrazione, qualcuno guardi in panchina e non si ostini sempre con lo stesso canovaccio che poi i risultati torneranno a venire. In attesa di una scintilla i processi ora non è momento di farne, sarebbe quantomeno intempestivo perchè smentiti poche ore dopo e ingeneroso poichè noncuranti di quanto fatto finora.