Editoriale- Leicester: caso più unico per gli italiani

La favola del Leicester di Claudio Ranieri ad un passo dal vincere il titolo in Premiere League è l’argomento che sta appassionando gli sportivi. Non ne auspicano affatto il lieto fine i bookmakers inglesi che avevano quotato all’inizio della stagione addirittura 5000 a 1 il Leicester campione, meno della possibilità di ritrovare vivo e in buona salute Elvis Presley (2.000 a 1), tanto per rendere l’idea. Tra gli entusiasti ci sarebbe di certo l’attore Tom Hanks che di sterline sul Leicester campione ne avrebbe puntate addirittura 100. I Kasabian, gruppo rock originario di Leicester, molto vicini alla squadra hanno annunciato una serie di concerti per festeggiare l’eventuale vittoria. La Leicestermania è ormai iniziata, ha contagiato tutti. Ranieri è già entrato di diritto nel cuore di tutti gli abitanti di questa cittadina situata nelle Midlands orientali che conta 440000 abitanti nella sua area urbana.  La squadra, fondata nel lontano 1864 nel suo albo d’oro annovera appena tre Coppe di Lega ed una Supercoppa Inglese. Fino a quest’anno l’orgoglio di Leicester era legato soprattutto al rugby e alla musica. Qui sono nati John Deacon, bassista dei Queen, Jon Lord ex tastierista dei Deep Purple, John Illsley e Pick Withers rispettivamente bassista e batterista dei Dire Straits. I calciofili di Leicester erano fieri per aver visto nascere nella propria città il portiere Shilton, uno dei più forti di tutti i tempi, e Gary Lineker grande attaccante proprio come il fenomeno Jamie Vardy.  Vardy, 29 anni, è l’essenza della favola Leicester, arrivato nel calcio che conta a 27 anni. Col pareggio ottenuto all’Old Trafford contro lo United ed a due partite dalla fine manca pochissimo ai Foxies di Claudio Ranieri per coronare il sogno. Il monday night Chelsea-Tottenham con un semplice pareggio degli Spurs sancirebbe l’aritmetica certezza della materializzazione onirica del Leicester. Eppure la suddivisione delle vittorie del campionato storicamente in Inghilterra è differente rispetto all’Italia e il Leicester non è un caso isolato ancorchè degno di stupore ed ammirazione. A sparigliare le carte e le statistiche interviene la Juventus che in Italia con i suoi 32 scudetti crea un solco ampio rispetto alle altre. 16 le squadre che si sono aggiudicate il titolo. Uniche tallonatrici ma a debita distanza sono il Milan e l’Inter a quota 18, poi staccate il Genoa  a 9, la Pro Vercelli a 7, Bologna e Torino a 7 ed altre squadre con massimo tre titoli vinti come il caso della Roma ed altre ad 1 o 2. In Inghilterra, campionato più longevo di quello nostrano ( 10 anni in più) storicamente regna una più equa distribuzione dei successi, non c’è una squadra che conti nettamente più vittorie rispetto alle altre come la Juventus. Sono in tutto 23 finora le squadre che hanno conquistato l’ambito trofeo in Inghilterra. Il Manchester United guida questa classifica con 20 titoli vinti, di cui 13 dal 1992, data in cui è entrata la Premier League in luogo della First Division. A seguire il Liverpool a 18, l’ Arsenal a 13, poi Everton a 9, Aston Villa a 7, Sunderland a 6, Chelsea a 5 ed una miriade di squadre con 1,2, o tre titoli in bacheca. Il Leicester potrebbe iscriversi nella storia del calcio inglese e mondiale aggiungendosi alla folta schiera di squadre, alcune di esse scomparse dal calcio che conta, che nel proprio albo contano appena un titolo vinto: Sheffield United, Nottingham Forest, Ipswich Town e West Bromwich Albion. Poche ore e potremo scrivere definitivamente la storia ed aggiornare l’almanacco illustrato.

Articolo precedenteEditoriale – L’impossibilità di raggiungere la perfezione, la necessità di perfezionarsi
Articolo successivoOGGI AVVENNE – 2 maggio 2010, il Napoli vince a Verona con i gol di Denis e Lavezzi