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Editoriale – La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare. Napoli ci fidiamo di te! Vantaggi e pericoli di una settimana in vetta alla classifica…

Partiamo dagli ultimi 20’minuti di apnea vissuti contro l’Inter. Un popolo intero col fiato sospeso, le coronarie che sono andate a farsi benedire con qualche tifoso che non ha retto emotivamente preferendo non assistere ad un finale thriller. Negli occhi e nella testa dei calciatori azzurri c’era tanta paura, ma non di pareggiare una partita bensì quella di ritrovarsi li per una settimana da soli dopo 25 anni in testa alla Serie A. Si quella paura ha bloccato il Napoli, ha congelato i piedi di tutti i calciatori e solo la fortuna e un portiere degno di San Gennaro hanno fatto si che tutto ciò accadesse. Obiettivo raggiunto? Per niente, ora viene il difficile, c’è da difendersi dagli attacchi di chi ad oggi è indietro in classifica ma farà di tutto pur di non restarci.

Certo il Napoli è davanti, è padrone del suo destino e non deve mollare ora che tutto è nelle sue mani. Sarri lo sa che in una piazza come quella partenopea non si può non sognare, e sfido a trovare chi da lunedi sera non ha pronunciato quella bestemmia tanto odiata dal tecnico toscano: Scudetto.
Quella paura vista contro i nerazzurri quindi non può essere paura di cadere dalla cima del campionato ma la voglia di volare sempre più in alto verso orizzonti ignoti!
Bisogna ora capire quali sono le trappole e i vantaggi a cui andrà incontro il Napoli in queste prossime giornate.

Vantaggi:
Il Gruppo e i tifosi – Lo spogliatoio azzurro quest’anno è unito più che mai negli intenti e negli obiettivi da raggiungere. Mai una parola fuori posto, mai una polemica effimera (quella di Insigne è stata superata alla grande). Su questo gruppo il Napoli deve puntarci forte, perchè dei leader come Reina, Higuain ed Hamsik difficilmente se li possono permettere nel nostro campionato. Un capitolo a parte per il pubblico che finalmente è ritornato ad essere il 12°uomo in campo, festeggiando, inneggiando e sostenendo la propria squadra sempre. I tifosi possono essere un’arma in più e per gli avversari un duro scoglio da superare.

Il Morale: Vincere aiuta a vincere, il Napoli ora ha il fattore psicologico dalla sua e deve sfruttarlo in pieno. C’è consapevolezza dei propri mezzi e la soldiità mentale di chi sa che da qui fino alla fine dovrà giocarsela non più per un posto in Champions ma qualcosina in più.

Top-Player: Sarri ha disposizione un vero e proprio arsenale da guerra nel suo 11 iniziale. Reina e Higuain sono le bombe atomiche pronte a far espoldere gli avversari (di rabbia si intende). Il Pipita è forse nel momento più alto della sua carriera e  vorrà continuare su quest’onda, Pepe Reina invece lunedì sera ha fatto esultare un popolo intero con una parata che ancora oggi non ci spieghiamo con la logica. Poi ci sono Insigne, Hamsik, Koulibaly, Allan, Jorginho non proprio i primi arrivati insomma, giocatori che ad oggi hanno pochi rivali nei propri ruoli e se c’è consapevolezza di essere i più forti nulla potrà fermare questa macchina perfetta.
Non dimentichiamo nemmeno il timoniere di questa armata, quel Sarri tanto criticato e bistrattato che ora sembra avere il pieno comando e sarà lui a tenere tutti sulla corda senza fare salti pindarici e riuscire a restare concentrati senza mai perdere la bussola.

Svantaggi:

Mentalità: Quei 20’minuti di inferno vero che ha vissuto il Napoli si sono verificati perchè gli azzurri hanno sentito la pressione di una vittoria che li avrebbe portati in vetta. Mantenere la lucidità e non guardare la classifica forse sarebbe la cosa migliore.

Pressione mediatica: Giornali, tv chi più ne ha più ne metta ora vorranno sempre di più da questo Napgi. Già il processo è iniziato, infatti per molti l’Inter avrebbe meritato di più (maledetta sfortuna) e la vittoria degli azzurri è scivolata clamorosamente in secondo piano. E’ vero il potere dei soldi del nord a volte fa più comodo, ma non cadere nelle trappole dei mass media troppo esigenti sarebbe un grande passo avanti.

La rosa: In queste ultime partite si è vista più che mai una carenza di ricambi specie a centrocampo dove Hamsik e Allan non hanno dei sostituti all’altezza. Quindi occorre operare sul mercato di gennaio in maniera oculata cercando di acquistare laddove serve senza sperperare denaro e distruggere l’armonia del gruppo. Per Giuntoli sarà missione difficile ma non impossibile, con acquisti giusti si può arrivare in fondo senza affannare e trovarsi senza benzina a metà del percorso.

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