Home Editoriali EDITORIALE – “Scendete dal piedistallo, qui siete tutti importanti” Sarri docet.

EDITORIALE – “Scendete dal piedistallo, qui siete tutti importanti” Sarri docet.

Nonostante la bella vittoria di ieri, dopo un filotto positivo precedente in campionato di 4 partite, gli animi non sono stati del tutto distesi a causa di alcuni “capricci” che hanno lasciato perplesso mister Sarri. Tutto è iniziato con la sostituzione di Lorenzo Insigne e l’entrata di Dries Mertens, il folletto belga che ha suggellato poi il risultato finale con una pennellata a giro, anch’essa segnata, inoltre, da un’esultanza tutt’altro che felice.

Per quest’ultimo, però, la situazione sembra essere stata chiarita dalla presenza degli agenti in città per un plausibile rinnovo del contratto, segno che l’amore con il Napoli durerà ancora più lungo.

Il talento di Frattamaggiore, invece, avrà sicuramente un faccia a faccia con l’ex Empoli affinché certi comportamenti non vengano reiterati: lasciare il rettangolo di gioco con un fare a dir poco polemico, probabilmente arrabbiato per le diverse sostituzioni avvenute nell’ultimo periodo, non è stata per niente una scelta azzeccata, in particolar modo nei confronti e nel rispetto dei suoi compagni, come ha giustamente sottolineato Sarri nel post partita.

Reazione a caldo sicuramente evitabile e che lo stesso numero 24 avrà capito di aver sbagliato.

La staffetta per un posto da titolare si fa sempre più complicata nel reparto avanzato, sono tanti gli ottimi giocatori che reclamano spazio, ma al contempo i posti sono solo tre e nessuno più dell’allenatore toscano sa chi schierare o meno dal primo minuto. Una piccola macchia che ha solo rovinato per qualche minuto il bellissimo momento che stanno vivendo gli azzurri, con una scalata verso la vetta sempre più importante e decisiva.

Come ogni grande squadra, ci sono i punti di riferimento nei quali è impossibile prescindere, ma sempre come in ogni grande squadra sono tutti utili alla causa, fintantoché ci sono tante competizioni da onorare. La stanchezza, col tempo, si farà sentire e sarà proprio in quel momento che le cosiddette “seconde linee” dovranno farsi valere, perché per vincere bisogna essere uniti.

Parole forse banali, ma che non bisogna mai dimenticare in un assetto di gruppo.

Contro il Genoa ci sarà indubbiamente un altro piccolo turn-over, che tutti, protagonisti o no, dovranno vivere serenamente e con l’umiltà che caratterizza da sempre i grandi campioni.La testa sulle spalle e i piedi pronti per avvicinarsi alla Roma, momentaneamente capolista.

Nella valigia non dovranno mancare cuore, grinta e polmoni, lasciando possibilmente le parole a casa.

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