Mattia Grassani, legale della Ssc Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Crc, emittente ufficiale della società. Si è parlato a proposito dell’indagine relativa alla compravendita di Kostas Manolas avvenuta nel 2019 per la quale è indagato Aurelio De Laurentiis. Di seguito, le sue parole.
“Cosa rischia il Napoli in merito alla vicenda? Il Napoli può dormire tra 4 guanciali, non due. Sulla base dei documenti provenienti dalla Procura è sovrapponibile alla vicenda che ha visto il Napoli processato e assolto per Osimhen. Le ipotesi sono valutazioni non conforme per atleti. Gli azzurri sono risultati innocenti in due gradi di giudizio, fermo il percorso penale, per il quale l’avvocato Fulgeri è una garanzia. Non ci saranno sviluppi, Chinè fa bene a compiere queste valutazioni, ma anche nel filone di tutte quelle posizioni provenute dalla Procura di Torino, partendo dalla Juventus come epicentro, la giustizia sportiva ha già scaturito che attenderà la chiusura dei procedimenti penali. L’acquisizione può essere conoscitiva, ma se in altre decine di operazioni di mercato tra e verso la Juventus si è scaturito che la giustizia sportiva si sarebbe fermata dopo aver aperto i fascicoli attendendo il pronunciamento della giustizia penale, anche il procedimento riguardante Manolas non dovrebbe portare a nuovi risultati. Non è differente al caso Osimhen, poi attendiamo il procedimento penale. Una chiusura di un’indagine non significa nemmeno un rinvio a giudizio meno che una condanna, parliamo di tempi e garanzie difensive per il Napoli e per il suo presidente che sono nel penale assolutamente da sbiadire e che a livello sportivo potrebbero portare ad una valutazione di merito solo al termine di tutti i gradi di giudizio penali”.
“Se sulla vicenda Osimhen c’è già stata una sentenza, Manolas non è un caso nuovo che può aprire ad un nuovo procedimento? Manolas non avendo mai visto in ambito sportivo alcun procedimento può vedere comunque un’attivazione della procura federale che in parte c’è già stata nell’acquisizione conoscitiva e l’apertura di un fascicolo. Però, la prima considerazione è che se per gli altri giocatori che non sono Osimhen ma quelli della Juventus, in ordine di circa 30, hanno fatto nascere quel procedimento, ma nessun provvedimento per chi ha comprato i giocatori perché si sta aspettando la celebrazione dei vari procedimenti. La prima osservazione che faccio per Manolas è lo stesso approccio, aspettiamo che si chiuda il procedimento penale e vedremo se faranno fatti nuovi accertamenti. Poi si deciderà se si andrà avanti con le indagini. La seconda osservazione è che Osimhen non è allo stesso grado di Manolas perché ci sono già stati due pronunciamenti. Parliamo di calciatori credibili in quanto a carriera, curriculum e prezzo. Dire che Osimhen valesse 70 e non 50 è un esercizio totalmente superato, tant’è vero che sia il Napoli che De Laurentiis sono stati prosciolti. Per Manolas è lo stesso iter, un calciatore di livello internazionale passato tra due società di primo livello ad un prezzo di mercato. Non c’è valutazione che possa smentire”.
“Quel che secondo me va definitivamente compreso è che non sempre, anzi, pochissime volte un procedimento penale può determinare una condanna in sede sportiva. Sono mondi diversi. Visto che si è già valutato per Osimhen, non vedo perché questo non possa accadere anche per Manolas, laddove siamo in presenza di un calciatore di alto livello. Non ci sono informità discordanti rispetto a quella che sembra essere l’accusa, perché non è stata formulata in quanto c’è un’indagine a livello sportivo, ovvero capire come Manolas è stato trasferito”.
“Si tratta di un procedimento inutile? Questa è una valutazione più giornalistica che non giuridica. Certamente, confidiamo che l’apertura di un fascicolo conoscitivo, senza ipotesi di reato sportivo, possa anche portare ad un’archiviazione, perché se il procedimento penale si concluderà in un riconoscimento di legittimo operato e valutazione nella piena autonomia con cui Ds e società comprano calciatori, purché siano conosciuti e di valore. Se in questo settore che è totalmente a parte rispetto ad altri del mercato iniziamo a dire che un giocatore alto 1,70 non può valere più di 20 milioni, uno di 1,80 può valerne anche 30, con questi parametri non capiamo cos’è il calcio e sottraiamo a presidenti e Ds diritti insindacabili. L’operazione è totalmente rispondente ad esigenze di mercato”.
“La vicenda Diawara? Si possono fare due operazioni distinte. Non è un’indagine inutile, ma un’indagine rispetto alla quale c’è la massima fiducia che tutto possa chiudersi già in fase istruttoria con un’archiviazione. De Laurentiis si è arrabbiato? Non l’ho sentito, se lui dovesse arrabbiarsi vorrebbe dire che distoglie la sua attenzione da cose più importanti. Queste vanno prese con la massima serietà sì, ma stiamo parlando di un filone che sembra non finire mai, ma rispetto alle quali il Napoli per fortuna e per bravura dei suoi manager non ha mai avuto responsabilità, quindi il presidente è sereno e fa bene ad esserlo. Le piacerebbe stilare il rinnovo di Kvaratskhelia? Ci abbiamo già provato in estate, credo che la società abbia intenzioni serie e concrete e che il calciatore ed il suo staff le stiano comprendendo anche alla luce di questa stagione. Vorrebbe dire accompagnare il Napoli nel proseguimento di un percorso che con un giocatore così potrebbe essere sempre più roseo. Ha stilato lei il contratto di Conte? Non posso rispondere. C’è il premio scudetto? No (ride, ndr)”.