Simeone a Crc: “Ottimo avvio? C’è una chiave, vi spiego. Conte mi ricorda papà. Lukaku? È un leader sia dentro che fuori”

fonte foto: Instagram @simeonegiovanni

Giovanni Simeone, attaccante del Napoli, è stato intervistato dal giornalista Marco Giordano per conto di Radio Crc, emittente ufficiale della Ssc Napoli. In questa, si è parlato dell’ottimo avvio degli azzurri, della prossima sfida in cui gli azzurri sfideranno l’Empoli, oltre che dell’impatto dei nuovi arrivati. Di seguito, le sue parole.

“Rigenerazione, è questo il percorso di Conte? Non è tanto quello, sono forse parole che si fanno in giro. Il fatto di iniziare bene con un allenatore molto capace e con tanta esperienza ci ha dato forza e fiducia, abbiamo trovato calciatori nuovi che ci stanno aiutando. L’iniziare bene il campionato e il ritiro è stata la chiave”.

“Lavoro, quali sono gli aspetti di questo? La cosa più importante dell’amma faticà è entrare nella mentalità di Conte: secondo questa, devi lavorare tutto il giorno in cosa ti chiede. Una volta che entri nel suo pensiero il corpo si adatta a questo lavoro, ma all’inizio è stata dura. Chi c’è stato l’ha visto”.

“Ricerca, cosa vi chiede Conte? Lui vuole cambiare sempre stile perché si adatta ai calciatori che ha. Ognuno ha la sua qualità e questo fa sì che una squadra sia forte. Non abbiamo una sola strategia, questo crea difficoltà alle avversarie e dà a noi più forza per trovare nuove soluzioni in base alle varie avversarie. Questa è una cosa bella anche per noi, così per dare lavoro a tante altre cose che il mister ha in mente”.

“Grande ovvero Big (Rom), ti aspettavi l’impatto di Lukaku? Mi ha colpito come persona, è molto intelligente e compagno di squadra. Vuole il bene per i compagni e cerca di aiutare. Questo lo fa un leader. Non lo è solo in campo ma anche fuori. Anche Neres è fortissimo, e con lui McTominay e Gilmour. Vogliono molto aiutare i compagni”.

“Abbondanza, avete un attacco tra i migliori in Europa? Penso di sì, ma per dire questo serve fare più sfide così da comprendere il nostro livello. Abbiamo qualcosa da migliorare e il mister sta aiutando i calciatori a trovarsi al meglio possibile. È una squadra forte, la cosa più importante è giocare da squadra, questo ti porta ai grandi traguardi”.

“Gestione, come state cambiando? Il mister ha una testa al 100% per il Napoli. Mi ricorda papà, è gente con passione per il calcio e il gioco nella testa. Riesce a vedere tutto e ad intuire, quando uno lo sa fare sa come comportarsi in campo. Questo lo fanno gli allenatori forti”.

“Sogno, questa è una squadra pronta? C’è il gioco di squadra, dalla mia esperienza dico che per arrivare lontano bisogna essere squadra. Tutti devono essere coinvolti, è un lavoro che fa il mister. Ogni partita sarà la vita e dobbiamo affrontarla così”.

“Radici, c’è una persona a cui vuoi dire grazie? Posso dire grazie a tante persone, lo dico alla mia famiglia, a papà e a mamma, lei mi ha sempre aiutato in tutte le cose, sia per me che per i miei fratelli. Quando vedi che ti aiuta così è una cosa molto bella”.

“Calcio, qual è la tua visione del gioco? Cambia sempre ogni anno, oggi è più tattico e bisogna allenarsi così. Oggi è anche più fisico, devi essere veloce e forte, si va sempre di più in questa direzione. Oggi mi immagino di essere un velocista, a volte facciamo corse per migliorare tutto ciò che implica essere un atleta. Oggi si vedono pochi calciatori dribblare, e quei pochi sono i più forti. Bisogna trovare gente che sappia osare, oggi si sta perdendo. Tutti vogliono giocare bene e facile, ma tante volte penso che bisogna osare di più. Per noi attaccanti se giochi facile non segni, serve un qualcosa di diverso”.

“Gol, punti a segnare ad Empoli? Magari posso aiutare e cercare di vincere le partite. Arriverà un mese intenso e 5 partite molto difficili, affronteremo la prima con tantissima voglia, ai calciatori non piace troppo aspettare, speriamo di vincere”.

“Empoli, come si affronta una squadra così ben organizzata? Ci stiamo preparando, sarà una partita difficile, poi è un orario strano in cui giocare. Bisogna iniziare forte perché non è un orario a cui si è abituati. Quello stadio non è semplice, proveremo a dimostrare che stiamo crescendo”.

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