L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport rivela le ultime sul rinnovo di Khvicha Kvaratskhelia. L’attaccante georgiano ha avuto già un aumento di stipendio, da 1,2 milioni è passato a 1,8 netti (circa 600 mila euro). Ovviamente non basta. Kvara, inoltre, sembra anche essere ritornato ai numeri dei suoi inizi a Napoli. E’ il giornalista Antonio Giordano ad approfondire il caso. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione.
“In questa estate densa, con centocinquanta milioni sistemati sul mercato, con Osimhen rimasto a soffocare il bilancio prima di andare in prestito gratuito al Galatasaray, De Laurentiis ci ha aggiunto anche altro: ha rifiutato cento (100) milioni d’euro e ha rilanciato. Kvara è il simbolo di quest’epoca, è un alieno dal quale lasciarsi pilotare nel mondo dei sogni: ai cinque milioni sono stati aggiunti poi i bonus, per equiparare l’ingaggio a quello di Lukaku e dunque lusingarne l’autostima, già abbondantemente accarezzata da Antonio Conte che disse sì a De Laurentiis aggiungendo all’accordo economico una condizione dell’anima, non sfiorare Kvara, sul mercato neanche con un pensiero indecente. Incedibile: e così è andata. Kvara è il calcio scenograficamente essenziale ed è entrato nel cuore d’una città stregata da quel fuoriclasse: tre gol e due assist in 526’, in quest’avvio fosforescente, somigliano più o meno al rendimento iniziale con Spalletti (4 reti e due assist in 455’) e azzerano quel velo di malinconia della partenza insospettabile della stagione scorsa (un solo “autografo” nei suoi 401’ con quattro assist), nata male finita peggio per il Napoli, al quale donò comunque 11 reti e 9 assist. Kvara è allegria, da due anni in qua, e per contratto (originario) fino al 2027: ma domani è un altro giorno“.