Home Copertina CorrSport: “Lobotka è il faro del Napoli, ha tutto sotto controllo”

    CorrSport: “Lobotka è il faro del Napoli, ha tutto sotto controllo”

    In un Napoli rinato come quello guidato da Antonio Conte, uno dei pilastri più importanti è sicuramente Stanislav Lobotka. Il centrocampista slovacco si sta dimostrando partita dopo partita fondamentale per i meccanismi del Napoli in ogni fase di gioco. Tanti minuti, pochi errori e presenza totale in mezzo al campo. Il Corriere dello Sport ha commentato le sue ultime prove con una lunga e dettagliata analisi:

    Una standing ovation così, come quella di venerdì sera al Maradona quando è uscito all’89’, non si sentiva da un bel po’. Se poi arrivano attestati di stima anche da uno come Cesc Fabregas, che di centrocampisti bravini ne capisce, allora fanno ancor più piacere. Non che ne avesse particolarmente bisogno, Stanislav Lobotka, faro di un Napoli che l’anno scorso emanava poca luce, ma che quest’anno risplende, luccica, tiene tutto sotto controllo e indica la giusta rotta a chi gli gira attorno.

    La partita con il Como è stata una masterclass, un esempio di onnipotenza. Ha fatto tutto, Lobo: ha difeso, attaccato, verticalizzato, allargato il gioco. Ha giocato per 89 minuti, toccando la palla 49 volte, vincendo tackle e tutti i duelli (7 su 7), ottenendo una percentuale altissima di passaggi riusciti, 35 su 39 tentati.

    Numeri che sono freddi e visibili a tutti, ma il calcio è pure sentimento e sensazioni, da far scattare tutti in piedi i 50mila presenti al Maradona venerdì sera e, come detto, pure Fabregas. «Datemi Lobotka, per favore, mamma che giocatore meraviglioso, divento pazzo per quelli come lui, capaci di capire il calcio, di recuperare palloni, di far vincere le partite».

    Sviolinata sincera, sentita da parte delll’allenatore catalano che in una sua squadra ideale, dopo averlo visto all’opera da vicino, vorrebbe «undici Lobotka».

    Anche con Conte lo slovacco è il giocatore con più minuti in campo (758) di tutta la rosa, come accadeva coi precedenti allenatori, che mai rinunciavano a uno come Stanislav. Impossibile giocare senza, quando ce l’hai. Se ne sono accorti anche i suoi nuovi compagni, quelli che l’avevano visto solo in tv o sporadicamente da avversari. 

    Se n’è reso conto Lukaku, che ha ricamato al meglio la sua verticalizzazione per dare poi la palla del 3-1 a Neres. Se prima gliel’affidavano (e si fidavano) ora Lobotka i palloni se li va pure a prendere, a sradicare dai piedi degli avversari. Giocate che hanno esaltato il pubblico e velocizzato l’azione del Napoli, senza sosta soprattutto nel secondo tempo della partita del Como, quando ha alzato il pressing e di conseguenza il ritmo della manovra offensiva”.

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