Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria del Napoli per 3-1 sul Como. Di seguito, le dichiarazioni del tecnico:
“E’ bello godersi il primato durante la pausa. Prima della pausa diventa vitale per me riuscire a chiudere con una vittoria altrimenti passo due settimane di alti e bassi. Essere riusciti a fare un’altra vittoria, con 16 punti, ci deve far continuare a capire che la strada intrapresa è quella giusta sempre tenendo i piedi per terra. Il gruppo resta umile e si è portato dietro delle cose positive. Avrei messo più di una firma per questo punteggio in classifica”.
“Rigore e cartellino? Sono situazioni di campo, singole dell’arbitro e il var non può intervenire. Mi ha lasciato perplesso la settimana scorsa quando il var doveva intervenire in situazioni clamorose ma non l’ha fatto. Si va avanti e bisogna essere più forti anche di queste situazioni”.
“Dell’ambiente apprezzo, a prescindere dalla proprietà e dai calciatori, la passione che Napoli ha per la sua squadra. Avere il privilegio di questo entusiasmo non deve fare altro che responsabilizzarci sempre di più, sapendo che questo connubio è molto importante. Ai tifosi chiedo solo di non guardare al risultato e di vedere sempre all’impegno e alla prestazione. Alla fine solo una vince, dobbiamo sapere il nostro percorso ed aprirci all’entusiasmo della gente che può solo farci bene e darci nuove responsabilità”.
“Neres? Quello che lo frena è il discorso dell’equilibrio. Le squadre devono essere sempre equilibrate e per noi è importante. David sta crescendo in maniera esponenziale. Lo stiamo riportando ad un livello di condizione fisica e tattica importante. Negli ultimi anni ha avuto dei momenti altalentanti e al Benfica non giocava neanche titolare. Sto cercando di stimolarlo perchè lui a livello offensivo ha caratteristiche importantissime. Nell’ultimo periodo si sta applicando tanto anche in fase difensiva. Quello che ha fatto oggi non fa altro che alzare il livello di competizione tra i ragazzi. Chi sta giocando sta facendo il proprio dovere: Politano lo conosco dall’Inter, è un giocartore che trovo molto cresciuto e maturo dal punto di vista tattico, del sacrificio, dell’abnegazione. Mi lascia molto tranquillo. Vorrei dare più spazio anche al Gilmour ma è difficile togliere Lobotka”.