Spinazzola: “Ho scelto Napoli perché posso dare ancora tanto. Conte? Ti spinge sempre oltre il limite. Lukaku? Non abbiamo parlato di mercato”

fonte foto: Instagram @spina_leo

Leonardo Spinazzola, calciatore del Napoli e primo acquisto dell’era Conte, ha parlato in conferenza stampa, direttamente da Dimaro. Quest’appuntamento, è la sua effettiva presentazione da calciatore del Napoli. A tal proposito, ha parlato del suo primo impatto nel gruppo e nella città, oltre che del lavoro del tecnico salentino. Questo, senza lasciarci sfuggire una dichiarazione su Romelu Lukaku, obiettivo principe per la sostituzione di Victor Osimhen. Di seguito, le sue parole.

“Hai scelto il Napoli per la fiducia di Conte e società? Ho scelto perché sono convinto di poter dare ancora tanto. Quest’anno ci possiamo divertire e possiamo dar fastidio a tante squadre”.

“Il motto di quest’anno è amma faticà. Come hai trovato le motivazioni dei tuoi compagni che hanno giocato l’anno scorso? Il motto ci sta tutto, visti i primi giorni. I miei compagni sono molto motivati, anche perché in questo Conte è molto forte, perciò le motivazioni sono molto alte”.

“Quanto ha inciso Conte in questa scelta? Tantissimo. Era da tanto che volevamo incontrarci, dopo tanti anni siamo qua insieme a lavorare. Questo ha sicuramente inciso, così come la squadra, che penso sia molto forte”.

“Ti sei sentito con Lukaku? Sulla possibilità di rivederci non abbiamo parlato. Ci sentiamo spesso, è un mio amico e abbiamo un gran rapporto, ma aspettiamo”.

“Cos’è l’effetto Conte per un giocatore? Il mister cerca di spingerti oltre il limite, sempre. Anche una banale tattica cerca di spingerla sia mentalmente che fisicamente. Ha dei concetti molto validi che se ascolti li percepisci come grandi. Ma è ancora presto, manca un mese e tanto lavoro da fare”.

“La chiamata col Napoli è un’ultima opportunità? Non devo rilanciarmi da nessuna parte. Ho avuto un incidente incredibile, ma negli anni precedenti avevo fatto 77-78 partite, ma sembra che ne faccio 10 all’anno. Non devo rilanciarmi, ma devo fare come questi 2 anni”.

“Con Conte puoi trovare i livelli degli Europei? Il mister mi aiuterà, ti spinge sempre oltre il limite. Il mio stato di forma tra un mese sarà migliore di un anno fa. Spero di fare una grande annata, sia per me che per il Napoli”.

“Quali credi siano i tuoi punti forti e deboli? I miei punti forti sono la mia corsa e imprevedibilità. Come punti deboli ho la fase difensiva, ma ogni anno cerco di migliorarmi”.

“Quanta voglia hai di riscattare la scorsa stagione? Abbiamo tanta voglia, si è visto questa settimana, dove non arrivano le gambe ci arriva la testa”.

“Progetto? Ho sposato il progetto del Napoli perché sono sicuro di potermi togliere tante soddisfazioni, e penso potremo farlo anche noi”.

“Ritorno in Nazionale? Da cosa può ripartire il calcio italiano? Per la Nazionale vediamo, poi dopo è normale che uno ispira a quello. In questi anni abbiamo fatto ottimi risultati a livello europeo, ma ciò che ci circonda ci sottovaluta sempre. Per i club negli anni precedenti abbiamo fatto molto bene”.

“Che impatto hai avuto con squadra e città? Molto bello. Mio figlio più grande si è capovolto subito nella realtà di Napoli. Già seguiva Maradona perché vuole conoscere i più forti, e ha subito voluto la sua maglietta. Sia io che mia moglie siamo rimasti impressionati”.

“È Conte che ti chiede di accentrarti? Sì, ci chiede anche di andare dentro al campo e di scambiarci con gli esterni. Ci chiede anche di variare il nostro gioco. Non so perché ieri sul gol mi trovassi a destra, ma ero a mio agio. In quella posizione posso fare bene”.

“Cosa ti accomuna con Zambrotta, calciatore a cui ti ispiri? Differenze di allenamento tra la Roma e cosa fai ora con Conte? Zambrotta è stato un esterno alto come me divenuto terzino, ma lui è Zambrotta. Siamo anche diversi, ma è un punto di riferimento. Rispetto agli altri anni ora c’è molto lavoro più tattico, c’è un gioco più simile a Gasperini come livello di concetti. A Roma con Mourinho giocavamo con il 3-5-2, quindi è un sistema diverso”.

“Avere alle spalle un quarto difensore ti può aiutare? Conte ti ha chiesto un certo lavoro? Il lavoro dei quinti è fare avanti e indietro tutta la partita, poi ovvio che se giochi a 5 sei più coperto. Mi sono trovato bene però anche a 4, ma è ovvio che hai più possibilità di spingere”.

Che spogliatoio hai trovato? Il mister è stato chiaro da subito: dobbiamo mettere nell’armadio la scorsa annata. Ha detto che questo è un altro anno e dobbiamo spingere, resettare tutto, andare forte”.

“Nel gruppo avete individuato un target o non vi ponete limiti? Il Mister ha detto in conferenza le stesse cose che ci ha ripetuto. Ora dobbiamo allenarci, diventare un gruppo, poi a marzo-aprile vedremo dove ci troveremo. Il mister però ha detto che dobbiamo dare fastidio a tutti, e ci proveremo”.

“L’idea di alternarsi con Kvaratskhelia può aiutarti a fare più gol? Sì, penso che posso stare più vicino alla porta, poi sono curioso di giocare con Kvara, penso che ci divertiremo molto”.

“I tuoi compagni hanno portato di scudetto, Conte ha parlato di Europa, tu cosa dici? Mi ricollego a cosa ho detto prima. Iniziamo a fare gruppo e a lavorare, anche nell’aspetto mentale. Poi a campionato iniziato, partita dopo partita, vedremo. Anche sotto l’aspetto fisico, è un’altra cosa, dobbiamo adattarci. Daremo soddisfazioni”.

“Cosa fate per recuperare nel lavoro? Ha conosciuto dei piatti tipici? Il recupero è fondamentale, appena finiamo o tramite massaggio o fiume, è importantissimo. Stiamo mangiando tanto, ma solo cose buone. Non abbiamo avuto il piacere di andare oltre”.

Articolo precedenteNiente Napoli per Greenwood, c’è l’accordo definitivo con il Marsiglia. I dettagli
Articolo successivoRepubblica: il Napoli su Rabiot, gli azzurri aspettano una risposta