RILEGGI LIVE – Conte in conferenza: “Osimhen? E’ un professionista. Sulla sua cessione la situazione è chiara. Coppia Anguissa-Lobotka? Una delle migliori d’Europa”

    Conte

    Benvenuti a tutti i gentili lettori di MondoNapoli. E’ ormai iniziata la nuova stagione del Napoli con il ritiro a Dimaro, inaugurando di fatto la nuova era di Antonio Conte. Quest’oggi, dal teatro di Dimaro, ci sarà la conferenza stampa di Antonio Conte. Segui qui il Live della conferenza con gli aggiornamenti delle parole del nuovo mister del Napoli.

    Sei soddisfatto dell’inizio del mercato? “Per il mercato stiamo dimostrando di essere abbastanza chiari su cosa bisogna fare. Per il Napoli è giusto operare per il presente e per il futuro. Rafa Marin è un ragazzo di buona prospettiva, Buongiorno è giovane e di prospetto. C’è stata una grande occasione per Spinazzola e l’abbiamo colta”.

    In questi primi giorni sono emerse le scorie dello scorso anno? “E’ inevitabile che le scorie della scorsa stagione ci siano ancora, è stata una stagione deludente. Siamo concentrati su quello che dobbiamo fare quest’anno ma non dimentichiamo la scorsa stagione perché ci serve per esperienza”.

    Sarà un Napoli con una “faccia incazzata” come ha detto in presentazione? “Ho trovato dei ragazzi responsabili, hanno capito gli errori commessi nella scorsa stagione. Quando abbiamo vinto due anni fa abbiamo vinto tutti, quando abbiamo perso la scorsa stagione abbiamo perso tutti. Trovo dei ragazzi con più esperienza dopo un’annata che ha portato tanta delusione”.

    Osimhen è parso molto immerso nella squadra, è d’accordo? “La fase più difficile è stata allineare di nuovo tutta la situazione. Mi sono espresso chiaramente quando sono arrivato affinché il club torni ad essere protagonista. Parliamo di un eccellente calciatore e di un calciatore che conosce bene la sua situazione. Attualmente è un giocatore del Napoli e deve lavorare con il giusto atteggiamento anche se il suo futuro è incerto”.

    Crede che il Napoli ha colmato il gap con l’Inter? “Difficile annullare il gap in due giorni, anche perché ci sono stati quasi 40 punti di distacco con l’Inter. La realtà è che bisogna ancora lavorare e nel fare pronostici bisogna anche essere ragionevoli per non cadere nel ridicolo. E’ andato via Zielinski, andando a rinforzare una diretta concorrente. Possiamo perdere Osimhen, ma questo è ancora da vedere. Non mi fanno paura previsioni e pronostici, noi parliamo poco e lavoriamo”.

    Quanto è importante questo periodo di ritiro? “Sono tornato a vivere un ritiro in mezzo alla gente dopo molti anni, è un’emozione fortissima. Mi ha riportato al passato. Nell’albergo che ci ospita c’è anche una foto del mio Siena”.

    Qual è stata la sua attività principale per ricominciare? “Dopo una vittoria cambia tutto, si deve cercare di maneggiare con cura la vittoria nella stagione successiva. E’ difficile anche gestire la delusione dopo una stagione fallimentare, in cui regna la negatività tra la società e i tifosi. Quando c’è tanta delusione si pensa sia tutto sbagliato, bisogna correggere qualcosa e non mettere tutto in discussione. Da persona di calcio ho fatto un’analisi in cui non doveva essere buttato tutto, in cui il presidente ha svolto un ruolo principale. Si sia instaurato un rapporto molto diretto tra me ed il Presidente, dove dirò sempre ciò che penso per il bene del Napoli. L’obiettivo era di non distruggere tutto per via di una forte delusione”.

    Durante la presentazione ha parlato di equilibrio. Che percorso si deve fare per raggiungerlo? “Ciò che abbiamo fatto sul mercato aiuta a migliorare la rosa del Napoli rispetto all’anno scorso. Buongiorno è un giocatore molto ambito in Serie A, averlo preso nonostante l’ultima stagione ci deve dare grande fiducia per il prosieguo del mercato. Stiamo facendo le cose nella maniera giusta, investiremo i soldi che entreranno per fare altri acquisti”.

    Durante la presentazione ha detto “qui comando io”. A quanto pare ha avuto ragione lei nei confronti di Di Lorenzo e Kvaratskhelia. Cosa ne pensa? “Il presidente mi aveva promesso questo e così è stato. Grande merito va al club che ha agito nella giusta maniera. Stiamo parlando di due ragazzi per bene, che sono stati influenzati da una forte delusione. Ho fatto capire che non si potevano buttare in mare anni e anni di lavoro ma il lavoro del club è stato fondamentale”.

    Quando mancherà un centrale difensivo, vedremo soluzioni tattiche diverse? “Dal punto di vista tattico lavoreremo su un tipo di soluzione, proprio perché durante il campionato avremo l’opportunità di cambiare solo il tipo di pressione che si va a fare. Sarà un altro attaccante oppure un altro centrocampista, per esempio se hai Raspadori è lui che si alza vicino la prima punta. Buongiorno può giocare a quattro, anche Olivera può essere utilizzato da braccetto sinistro ma anche da esterno di fascia. Cercheremo di utilizzare tutte le caratteristiche dei giocatori”.

    In questa sua idea tattica, va bene una coppia a centrocampo Anguissa-Lobotka? “Io penso che questa coppia sia una delle più forti in assoluto. Ho visto Anguissa oggi e anche nella parte finale del campionato sono stati utilizzati così. Dietro di loro c’è Cajuste che deve tirar fuori un po’ di cattiveria. Folorunsho lo vedo in quella posizione e può diventare un giocatore importante. Ovviamente dovrò fare le valutazioni su alcuni giocatori. Gaetano mi incuriosisce, è ovvio che tutti vogliono mettersi alla prova per dimostrare il loro valore. Il ritiro è appena iniziato”.

    Quanto può essere importante partire bene? “Partire bene ti conferisce morale e fiducia in quello che stai facendo. Ho visto partire a razzo molte squadre per poi finire male. Bisogna lavorare e bene perché ognuno vuole partire forte”.

    Che ruolo avrà Lele Oriali? “Ci siamo conosciuti in Nazionale ed ho scelto di essere affiancato da lui. Dopo dieci minuti di colloquio ho capito fosse lui la persona giusta. E’ stato insieme a me anche all’Inter e gli ho chiesto di venire qui insieme a me. Lele è una persona che potrebbe stare anche a casa con i nipoti, invece ha accettato con grande entusiasmo di condividere con me questa esperienza. E’ il mio braccio destro nel rapporto con i giocatori. Ha scritto la storia del calcio italiano”.

    Siamo curiosi della preparazione fisica. Qual è stato il suo impatto rispetto ai giocatori? “Appena siamo arrivati abbiamo fatto un allenamento per smaltire il viaggio. Ieri abbiamo iniziato a lavorare in maniera giusta, ma senza spingere troppo. Abbiamo iniziato a lavorare anche da un punto di vista tattico. I ragazzi si sono dimostrati disponibili sin da subito”.

    Lei parla sempre in prima persona. Allenando questi ragazzi, quale reparto secondo lei deve essere sistemato? “Non possiamo pensare di subire 48 gol e dire che sia solo colpa della difesa. E’ colpa della fase difensiva che è stata fatta in maniera non feroce. Rispetto a due anni fa magari in maniera meno superficiale, meno aggressiva. I dettagli fanno la differenza e dovremo trovare di nuovo la ferocia che avevamo due anni fa”.

    Raspadori e Lindstrom, che aspettative ha su di loro? “Per Lindstrom, l’ho incontrato in Champions quando era all’Eintracht, cercheremo di rispettare le sue caratteristiche, Per Raspadori, credo che non possa andare in fascia per il lavoro che voglio fare: giocherà sempre al centro dietro la punta”.

    Articolo precedenteIl Torino saluta Buongiorno: “Un modello da seguire per i giovani”
    Articolo successivoLa Stampa – Buongiorno al Napoli, il Torino ora vuole quattro azzurri! I dettagli