L’ormai ex allenatore del Napoli Francesco Calzona, ora impegnato all’Europeo con la sua Slovacchia, è tornato a parlare dell’avventura partenopea a La Repubblica.
Ecco le sue parole: “Ci tenevo tanto, sono legatissimo alla città e alla squadra: per questo mi dispiace ancora che i risultati non siano stati quelli che speravamo, al di là dei miglioramenti evidenziati da un bel po’ di parametri. Nel calcio capita. Come mi sento in prima linea dopo una carriera da vice? Mi hanno messo addosso l’etichetta di “secondo”, ma io faccio l’allenatore da sempre. L’aiuto chirurgo sa operare oppure no? Suvvia, altro che diminutio”.
Gli Europei sono arrivati al momento giusto per farle dimenticare l’amarezza di Napoli? “Lo ripeto: al Napoli voglio molto bene e ci tenevo ad aiutare la squadra. Ma la stagione aveva preso una piega storta e non c’è stato modo di invertire la rotta”.
Si è pentito di aver accettato il doppio incarico? “Mai, mi tengo stretto l’orgoglio di aver allenato il Napoli, anche se è durata per tre mesi e non è andata come speravo. Auguro agli azzurri di ritornare al vertice e guardo avanti a testa alta, senza amarezza. Sono in missione per la Slovacchia e ne vado molto fiero”.