Ancora ADL: “Serie A? Farei una serie Élite da 14 squadre senza retrocessioni!”

    Nella lunghissima intervista rilasciata da De Laurentiis al Corriere dello Sport, lungo spazio anche alla riforma del calcio e alla Superlega, con le idee rivoluzionarie del patron partenopeo.

    In che modo lei cambierebbe il calcio? «Stiamo perdendo i giovani. Ci vuole più dinamismo. Basta fuorigioco fi – schiati dopo che l’azione è fi nita e si è andati in gol. Basta con questa qualità arbitrale. Ci vuole il tempo eff ettivo, come nel basket. E il challenge per chiamare il Var a domanda di parte». E la riforma dei campionati? «Farei subito una serie E, doveE sta per élite. Sole squadre di città con un numero rilevante di tifosi. Un Palermo che dà garanzie economiche non può fare la trafi la dalla serie D. Un Bari che ha un bacino di un milione duecentomila fan non può stare dove sta. Mentre in prima serie ti trovi città di ventimila abitanti che non fanno diecimila biglietti. Allora io dico: alle sette, otto squadre che egemonizzano la classifi ca, aggiungiamone altre sette che possono avere le stesse ambizioni. E chiudiamo a 14 posti nella serie d’élite. Poi due gironi di Serie A da venti squadre. E il resto è dilettantismo, che funga da vivaio».

    Ma dalla serie Élite si sale e si scende? «No, come il basket in America. Che ha i palazzetti strapieni. Vai a vedere i Lakers e non riesci a trovare un biglietto. Poi chiediti quanto incassano. E qualcuno obietta che il senso agonistico verrebbe a mancare. Non è vero niente».

    Ma se sopra la serie Élite nasce un campionato europeo, il Napoli è sicuro di starci dentro? «Quando sono arrivato, il Napoli era al 550° posto. Oggi è tra le prime quindici squadre al mondo».

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