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    Garcia: “Kvara out, gioca Raspadori! Lozano anche a sinistra. Tutto su Natan e Cajuste”

    Rudi Garcia, fonte foto: Instagram @sscnapoli

    È appena iniziata la conferenza stampa di Rudi Garcia alla vigilia dell’esordio degli azzurri in campionato contro il Frosinone. Di seguito le dichiarazioni del tecnico del Napoli.

    Ci parli delle emozioni di vivere questa nuova esperienza, com’è? “Non vediamo l’ora, non solo io, ma anche tutti i giocatori. In preparazione è tutto bello, ma noi vogliamo la competizione, e questa arriva domani a Frosinone per la prima. Siamo contenti di iniziare, avremo un avversario tosto, pieno di entusiasmo. Arrivano dalla B, hanno fatto un grandissimo campionato l’anno scorso. È sempre così, quando arrivi in Serie A dal basso hai sempre tanta voglia. Dovremo essere alla loro altezza per quanto riguarda la voglia”.

    Aggiornamenti sulle condizioni di Kvaratskhelia? “Per Kvicha è soltanto prudenza. In una delle partite ha subito un infortunio e ha saltato diversi allenamenti. Nell’ultima partita ha giocato 70 minuti e la risonanza di ieri non evidenzia problemi. Lui però sente un ‘discomfort’, come lo chiama lui, quindi non vogliamo rischiare di perderlo dalla prima partita”.

    Lei ha detto di voler fare uscire i suoi giocatori dalla loro comfort zone. Dai ragazzi sta trovando resistenza o curiosità per le novità che ha proposto? “Penso che la squadra sia in una comfort zone da ormai due anni, e in questo modo non vinci lo scudetto. La comfort zone può essere un aspetto positivo per quanto riguarda la fiducia dei ragazzi. Ma può essere pericoloso per quanto riguarda la voglia di dare il meglio e fare ciò che hanno dimostrato l’anno scorso. Dobbiamo tornare a quel livello di voglia già domani, dal primo minuto. Diventa una gara complicata se dall’inizio vincono tutti i duelli e impostano la gara sul piano fisico. Dobbiamo essere pronti ad imporre il nostro gioco per vincere la partita”.

    Gabri Veiga sta arrivando. Considerando i movimenti fino ad ora, in entrata e in uscita, lei cosa si aspetta dal mercato? E che tipo di rosa è questa qui? “Io posso parlare soltanto dei miei giocatori. Posso parlare di Natan e di Cajuste, non posso parlare di giocatori di altre squadre. Questa è la conferenza stampa per Frosinone-Napoli, non per il calciomercato. Se avete domande sul mercato fatele al nostro direttore sportivo Mauro Meluso. Io penso soltanto alla partita di domani, è abbastanza logico”.

    Il Napoli è la favorita per lo scudetto? O il mercato ha cambiato gli equilibri? “Non siamo i favoriti, siamo tra i favoriti. Se ogni anno vincessero i favoriti, l’anno scorso il Napoli non avrebbe vinto il campionato. Ci sono altre squadre che si sono rafforzate, e con la nuova stagione, si parte tutti sulla stessa linea. Ovviamente noi puntiamo in alto, e a parte Kim, che è stato sostituito da Natan, la squadra dell’anno scorso è ancora qua. Per noi questa era una cosa molto importante. Inoltre poi arrivano ragazzi come Cajuste che portano freschezza e hanno tanta voglia. Saranno un riferimento per gli altri per quanto riguarda la voglia, perché hanno tutto da dimostrare. Io però sono un nuovo allenatore quindi partono tutti dalla stessa linea, devono dimostrare tutti di meritare il posto. Abbiamo però la consapevolezza che abbiamo una grande rosa con tanti cambi di qualità, che userò per il bene della squadra”.

    A un mese dal suo arrivo, c’è qualche giocatore che l’ha colpita? “Prima di giocatori con tanto talento, ho trovato uomini di qualità. Sono uomini per bene, pensano al collettivo, quindi è un gruppo facile da gestire. Il gruppo ama lavorare, ma i ragazzi devono essere aperti, perché l’orizzonte non è solo ciò che facevano l’anno scorso. Ci sono altre cose da fare ed imparare, e loro sono curiosi su tutti i piani. Sistema di gioco, palle inattive, ma anche l’aspetto psicologico dell’approccio alla partita. Sono molto contento del lavoro svolto, anche se la preparazione poteva andare meglio. I giocatori che sono arrivati dal mercato sono arrivati da poco, mentre quelli che erano dati per partenti, per mia grande felicità sono rimasti. Non ho potuto quindi lavorare da subito con il gruppo che avrei voluto per preparare il campionato. Nessuna scusa, domani saremo pronti, e lo saremo anche quando inizieremo a giocare ogni tre giorni. Sono contento di come risponde la rosa”.

    Vedremo già da domani qualcosa di suo? Cosa possiamo aspettarci?Si vedrà nello stile di gioco e nell’atteggiamento della squadra. Però lo vedremo dopo la partita. È soltanto un trentottesimo del campionato quindi la risposta la vedremo in piccola parte. Non possiamo dire niente prima della partita perché abbiamo un avversario. Domani vedremo se sarò contento dopo la partita. Se l’atteggiamento sarà giusto, allora sarà sicuramente positivo“.

    I nuovi arrivati sono pronti per scendere in campo o hanno bisogno di ancora un po’ di tempo? “Cajuste arriva dal calcio europeo, ma ancora non parla la lingua. Per Natan invece è ancora più difficile perché viene dal Brasile. Il calcio sudamericano è differente da quello europeo, quindi lasciamo ad entrambi il tempo di adattarsi, imparare la lingua e conoscere i compagni e l’allenatore. Sono contento del loro impegno, forse hanno solo bisogno di un po’ di tempo per essere operativi al 100%. Io punto su di loro, possono iniziare anche da domani, forse dalla panchina, ma sono pronti”.

    Conoscendo la storia del Napoli, cosa chiede a sé stesso? “Darò il meglio di me, come sempre, per portare questa squadra dove vogliamo tutti portarla. Sono sereno e sono concentrato sul dare ai ragazzi delle chiavi per vincere le partite. Sono motivato come sempre, perché va bene la preparazione, ma adesso arriva la vera sfida”.

    Se non gioca Kvaratskhelia, chi vede al suo posto per la sfida di domani? Elmas o Raspadori? “C’è anche Lozano. La sua migliore stagione l’ha fatta giocando a sinistra al PSV. Secondo me a sinistra può essere un giocatore molto importante. Però potrà essere anche Eljif o Raspa, io sto provando alcuni giocatori polivalenti, che è sempre una qualità e mai un difetto. Per alcuni giocatori è difficile perché non hanno un posto fisso, ma per un allenatore è diverso. Questi giocatori possono aiutarti tanto. Poi devono essere bravi in tutti i posti, così rimangono in squadra dall’inizio, è solo questo. Raspa potrebbe partire a sinistra o mezz’ala, l’unica cosa sicura è che Raspa inizierà”.

    Ha parlato di un possibile attacco a due. Si potrà vedere a gara in corso o dall’inizio? “Entrambe sono possibilità. Non abbiamo problemi a segnare con una sola punta. Però se hai la possibilità di schierare Victor Osimhen e Giovanni Simeone può essere interessante per mettere in difficoltà la difesa avversaria. Soprattutto per avere più giocatori in area, dobbiamo migliorare su questo aspetto per aiutare la punta“.

    Nelle amichevoli abbiamo visto un Napoli molto offensivo. La filosofia di gioco rimarrà questa? “Sì, la filosofia di gioco rimarrà questa. Però ho parlato di squadra camaleonte perché abbiamo bisogno di atteggiamenti differenti. Durante la preparazione eravamo stanchi, quindi dovevamo lavorare di mente. Questo ti fa rimanere lucido e ti fa stare concentrato sulla tua posizione, su quella della squadra. Quindi abbiamo visto una squadra che può giocare anche in ripartenza, avendo giocatori molto veloci come Osimhen. Ben venga che gli avversari ci vengano a pressare alti, così possiamo sfruttare la velocità dei nostri attaccanti e sfruttare diverse situazioni. Voglio questo dalla mia squadra, sapendo che la filosofia rimarrà la stessa”.

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