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    Proteste Ultras, parla il leader del gruppo Fedayn: “ADL è un primo attore”

    NAPLES, ITALY - APRIL, 30/2022, Curva B, fonte corrieredellosport.it

    Dopo diversi giorni di proteste, gli ultras hanno chiarito la loro posizione ai microfoni di Canale 21.

    Nel corso del pre partita di Napoli-Milan, Alessandro Cosentino, leader dei Fedayn (gruppo storico della Curva B), ha parlato così: “Credo di poter dire con molto orgoglio che siamo gente che non ha mai chiesto niente. Tutto quello che abbiamo fatto nella nostra vita da ultras lo abbiamo fatto sempre con le nostre forze e soprattutto con il nostro modo di essere, indipendenti e autonomi da quelle che possono essere le società, dai tempi di Ferlaino a oggi, con il passaggio dei vari Corbelli e quello che abbiamo vissuto in questi anni. Forse siamo fieri proprio di questo, della nostra pulizia”.

    E ancora: “Qui era tutto già pronto perché sapevamo che il mondo ci stava aspettando. Le curve del Napoli sappiamo bene quanto sono belle e calde, soprattutto quando non abbiamo mai mollato nel bene e nel male, ma soprattutto nel male. Perché oggi ci stiamo vivendo la parte bella di questa società, ma non dimentichiamoci che alcuni di noi vengono dai fallimenti, dall’era Ferlaino. Io sono fortunato ad aver vissuto gli altri due scudetti. Era già tutto pronto. Non voglio essere volgare, ma evidentemente chi è a capo di questa società ha deciso di fare il primo attore. Invito a chi ci dice che siamo dei drogati e degli spacciatori, domani mattina in una clinica facciamo un esame del cuoio capelluto e vediamo chi si è drogato negli ultimi vent’anni, se ci siamo drogati noi o si è drogato qualcuno che forse milita nelle tribune”.

    Poi sulla festa scudetto, rivolgendosi a De Laurentiis: “Tu sei il presidente di questa squadra, ma non sei certamente il padrone di Napoli. Quella è la nostra piazza e di sicuro, di sicuro, non sarà la tua festa. Allora noi diciamo: facciamo in modo che la squadra possa gioire con l’intera popolazione. Blindiamo i quartieri, facciamoli transennare, ma la squadra dovrà passare. Poi dopo vuole fare la nave in mezzo al mare, vuole fare tutto, è un problema che non ci riguarda assolutamente. Ma noi non possiamo permettere a una persona che è sempre lontana da questa città di poter dire che Piazza del Plebiscito è una piazza che verrà chiusa e verrà data solamente ai tifosi che lui conosce”.

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