Kvaratskhelia: “Sto vivendo un sogno, sono molto grato alla città! Quando gioco ci metto il cuore. Spalletti? Ecco cosa mi disse al telefono”

    The New York Times ha intervistato l’attaccante azzurro Khvicha Kvaratskhelia. Il calciatore ha raccontanto di questi primi sei mesi a Napoli. Questo quanto evidenziato dalla nostra redazione.

    L’inizio è stato così fluido che sembrava un sogno. Ma a un certo punto, all’inizio, ho dovuto riprendermi, ricordare a me stesso che non era un sogno, che era la realtà, e dovevo trovare la forza in me stesso per viverlo. Sono molto grato a tutta la gente che mi dimostra affetto”

    Sul suo modo di giocare: “La libertà è la mia firma. È una cosa che riconosco in me stesso. È perché amo quello che faccio. Quando gioco, in un certo senso il gioco mi porta via. Gioco con il tuo cuore, con passione, ma giochi anche con il tuo cervello cosciente. È più una cosa consapevole che altro, basata su ciò che hai imparato in allenamento, sugli errori che hai fatto in precedenza, sulle opzioni che ci sono”.

    Sulla telefonata con Spalletti:È stata una bella chiacchierata. Mi ha detto cosa avrei dovuto fare per la squadra. Abbiamo parlato molto di concentrarsi sul lavoro difensivo, di far parte del gioco di squadra e dell’importanza dello spirito di squadra. Questo è ciò che è veramente importante per lui: lo spirito. Gli allenatori italiani sono famosi. Sanno come far esibire i giocatori”.

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