L’edizione odierna de il Corriere dello Sport ha fatto il punto sulla vittoria del Napoli ieri a Sassuolo. Secondo il quotidiano gli ultimi dei del calcio sono uomini. Questi pare che camminino sulle acque, ondeggiano sospesi nell’aria e disegnano orizzonti che Napoli intravede in vicinanza. Un affresco che riempie gli occhi, è nelle pennellate di Kvaratskhelia e di Osimhen, nella loro eleganza che diviene (pre)potenza, in quell’idea che Spalletti ha spruzzato in una stagione prossima all’apologia. Sassuolo-Napoli è la rappresentazione plastica di un football nuovo, moderno, stordente, è una proiezione nel futuro ed ha quel respiro internazionale. Il Napoli vive in una dimensione surreale. E’ padrone di partita e stagione, la arricchisce e la sparge anche sul Sassuolo, che resiste come può. Si libera dall’asfissiante palleggio altrui con Lobotka ed è impossibile e tentare di sfondare quel bunker in carne e ossa costruito da Kim. Il Napoli è la rappresentazione di Spalletti e il suo ritmo demolisce le energie psicologiche e atletiche altrui. E’ organizzazione, è intelligenza, sa di freschezza, d’aria pulita.