Dalla sala stampa Training Center di Castel Volturno si sta tenendo la conferenza stampa di Luciano Spalletti per presentare il match tra Spezia e Napoli. Ecco quanto detto:
L’avversario del Napoli è il Napoli stesso? Domani partita trappola?
“La partita trappola esiste se continuiamo a fare discorsi che riguardano vittorie facili, già proiettati per un finale scoppiettante. Lo Spezia vorrà fare punti salvezza, noi dobbiamo concentrarci su quello che è un match importante, una partita in un campo difficile e soltanto con l’attenzione e dedizione su ogni partita ci permetterà di sfruttare l’occasione che abbiamo”.
Ha chiamato a raccolta i tifosi, ora sarebbe importante un contatto diretto. Ai tempi di Diego c’erano allenamenti aperti al giovedì.
“Mi sembra che il contatto squadra tifosi ci sia sempre, dato l’affetto che riceviamo tutti i giorni per le strade di Napoli. Il problema è avere strutture corrette, ci sono regole da rispettare. Quando abbiamo potuto abbiamo organizzato partite ed allenamenti al Maradona, per fare avere anche quelli che giocano di meno in condizione. E’ indispensabile che ognuno continui a fare la propria parte, sia ascoltando il mister che sentendo il calore dei tifosi, per avere una spinta in più“.
Spalletti votato miglior tecnico di gennaio, molti pronosticavano un calo proprio a gennaio, ma non c’è stato. Se lo aspettava?
“Quando si diceva che gennaio sarebbe stato un mese difficile, dal nostro punto di vista c’era l’attenzione di allenarci bene e verso la qualità degli allenamenti, avendo ritmo, facendo girare la palla veloce. Quindi l’attenzione ai particolare è stata tanta e la risposta dei calciatori per questo risultato è stata totale”
A +13 è difficile non pensare all’orizzonte entusiasmante: è la più bella opera d’arte di Spalletti? Quando ha capito che stava nascendo?
“Se guardiamo indietro troviamo tante cose dette che non si sono realizzate. All’inizio si diceva che non avessimo potuto fare questo percorso, poi abbiamo realizzato da eventi o risultato che non pensavamo. A noi ci resta l’obbligo di fare risultati, in modo da non farli venire vicini per crearci difficoltà. Serve la consapevolezza che i fatti, i risultati, sono capaci di scrivere la storia. Bisogna continuare a farli, ci sono squadre forti, in grande salute tipo l’Atalanta, anche se sono a distanza. All’inizio si diceva che questo non poteva avvenire, ora si dice non può avvenire e se non ti fai trovare pronto ed attento sul comportamento poi ci rimaniamo male”.
Le celebrazioni esterne vi toccano?
“Nessuno di noi all’inizio diceva che avremmo avuto 50 punti al girone d’andata, per cui bisogna fare in modo di farci trovare pronti, combattere il fatto che un’altra squadra possa fare altrettanto. Di strada ce n’è ancora tantissima da fare! Ci sono 54 punti a disposizione, è presto per far accadere le cose, le cose accadranno dopo il tempo che manca da qui alla fine”
Osimhen in 104 gare aveva fatto solo 7 gol di testa, con lei 12 gol di testa
“Ti posso dire che col prossimo allenatore Osimhen ne farà 25 di testa. Lui saprà, e quello dopo ancora 32 gol, perché lui ha potenzialità ed andrà sempre avanti con numeri più importanti”.
Su Raspadori che trova meno spazio cosa ci può dire?
“In allenamento Raspadori è una roba incredibile per serietà, forza, applicazione, per un allenatore si dice tutti sono uguali, ma io sono più disponibile verso chi si allena in un certo modo. Chi si comporta in un certo modo, chi viene al campo un’ora prima e lo prepara, non chi viene gli ultimi 2 minuti. E’ una difficoltà di questo lavoro dover tenere fuori calciatori che fanno questo. Bisogna però tener presente tutto e lui è uno di quelli che poi lo chiami e riesce subito ad entrare nel contesto giusto, come nell’ultima gara”
“Il campo dello Spezia è più piccolo, può essere un’insidia in più? All’andata fu difficile, sarà un Napoli più simile al primo tempo o al secondo tempo?
“Non sapevo delle misure del campo dello Spezia e mi documenterò, ma siamo abituati con uno dei tre più stretti, abitualmente si spezzano le distanze in allenamento per fare esercitazioni per essere abituati a difficoltà maggiori in partita. Non è una scusante per noi per non fare la nostra gara. La difficoltà sarà, come ha detto Di Lorenzo, che lo Spezia sa come stare in campo. Loro sono bravi anche a palleggiare, in possesso hanno calciatori tecnici e veloci, riconoscono il guadagnare terreno velocemente andando ad attaccare lo spazio dietro la linea difensiva, sono le loro armi migliori e dovremo essere attenti nelle preventive, dovremo essere bravi a fare la partita anche nella testa per correre all’indietro dietro le loro verticalizzazioni perché hanno anche preso un attaccante veloce come Shomurodov”
Per Pioli e Mourinho meritavano di più loro, è così difficile ammettere che il Napoli è stato più forte?
“A volte si dicono delle cose per mantenere l’entusiasmo dei propri calciatori, serve per avere più risposte in vista della gara seguente, secondo me noi abbiamo portato a casa dei risultati anche lottati tipo quello di Milano e fatto poi delle vittorie combattute dopo gare abbastanza equilibrate, ma meritate come quelle contro la Roma. Per noi l’analisi è differente, abbiamo vinto e quella gara l’abbiamo disputata in quel modo lì”.