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Spalletti in conferenza: “La nostra mentalità ha fatto la differenza. Siamo in cerca di pressione! Su Osimhen e Simeone dico questo”

Al termine di Napoli-Roma, Luciano Spalletti ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa. Di seguito le parole del tecnico:

“Tre punti importanti. La squadra ha vinto una partita difficile contro un grande avversario. La Roma è stata tra le squadre più forti viste qui al Maradona. La partita l’hanno giocata tutti, anche quelli in panchina, compresi massaggiatori e magazzinieri. Erano concentrati tutti al 100%. La cosa fondamentale è stata non accettare mai il pareggio. La squadra ha avuto una reazione feroce per vincere la partita”.

“Simeone? Togliere Osimhen dal campo diventa difficile. Ma è giusto dare spazio anche a chi merita e chi si allena bene. Giovanni e Raspadori hanno fatto bene. Per un allenatore diventa facile se hai calciatori con questa testa, mi riferisco anche ad Olivera e Elmas. Però bisogna ricordarsi che in campo ci sono degli equilibri”.

“L’esultanza del gruppo? Una immagine bellissima. Ha fatto vedere che la partita la stavano giocando tutti, anche chi non era in campo. Se non l’avessimo vinta, quella di stasera è stata una mentalità giusta e per questo l’abbiamo portata a casa. Punti di vantaggio? Non si gestisce niente”.

“Difesa? In alcuni momenti ci siamo abbassati. Si poteva gestire meglio la palla. Noi siamo abitutati ad avere più qualità. Deve essere un vantaggio che dobbiamo sfruttare, non aspettiamo gli avversari. Il pressing ci fa piacere”.

“Pressione? Davanti a quelli che sono i risultati bisogna avere ben chiara l’occasione che hanno i ragazzi. Anche perchè per fare questi risultati significa che la pressione sappiamo gestirla. Per fare risultati bisogna andare a cercare la pressione da sentire addosso, per fare risultati importanti. Dopo il pareggio l’abbiamo dimostrato, la squadra ha una mentalità e carattere forte. A me è piaciuto molto l’atteggiamento”.

“Osimhen? La partita è una scatola che va riempita di cose. Le giocate vanno scelte in base ai momenti. Victor è un leader perchè ha tutte le caratteristiche. Ci mette sempre la faccia da un punto di vista fisico, risolve le situazioni da solo, salta di testa con tre difensori. Sono questi i calciatori che riempiono la scatola della partite, che sono chiamati ad essere leader più di altri, anche se la qualità non la fa il singolo ma il gruppo”.

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