Spalletti: “Domani dobbiamo pensare a noi! Mourinho è un allenatore super e un mio amico. Anguissa? Ho deciso su di lui”

Luciano Spalletti

Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, parlerà tra poco in conferenza stampa per presentare la gara con la Roma, una sfida importante e che dirà tanto delle ambizioni della squadra azzurra. Queste le sue parole:

Termina la conferenza.

Tornare all’Olimpico è speciale per lei. Cosa pensa ogni volta che torna a Roma?
“Ogni volta che torno a Roma i miei pensieri sono più belli che brutti. Ho amici lì, li sento a spesso, e per me tornare a Roma è bello; di conseguenza, sono felice di ritornare all’Olimpico. Poi non so come reagirà lo stadio, ma io ho un bel rapporto con quelle persone e ciò prevale su tutto”

Come vede il gruppo quest’anno? Ha aiutato avere la settimana libera per la preparazione della gara?
“Io sono fortunato, perché ho avuto disponibilità dai grandi giocatori che ho avuto. Si fa sempre tutto per il bene della squadra e quando qualcuno ti vuole mettere Un po’ in disparte, un po’ le conseguenze che avrà la squadra, devi prendere una posizione per salvaguardare il gruppo. Ma questo l’ho fatto poche volte, anche l’anno scorso, perché io ho avuto spesso dei ragazzi che aveva questo spirito verso la squadra, questa visione aperta a guardare di cosa hanno bisogno gli altri e così si fanno più risultati. Si vanno ad accattare ancora più qualità in questo modo”

Il Napoli sembra andare meglio in Europa, mentre in Italia ci sono squadre chiuse. Che gara si aspetta?
“Non lo so, perché la Roma sa interpretare la gara, ha davanti due giocatori rapidi su cui ripartire e su quello bisogna fare attenzione. Dobbiamo saper gestire la palla, perché loro creeranno un po’ più di densità durante le partite, sanno chiudere gli spazi, ma tutto ciò fa parte del nostro percorso, juna squadra importante come la nostra deve saperlo fare, ancora con più forza e più qualità. Anche perché, al di là di questa partita, che non va preparata, ma le vittorie rendono più dure le gare da vincere”

Cosa si aspetta da questo Napoli, che ha un banco di prova importante?
Perchè, non abbiamo giocato a Glasgow, a Milano, a Roma con la Lazio, ad Amsterdam: capisco che lei intenda che domani inizia il filotto prima del Mondiale e domani troveremo uno stadio pieno, una squadra forte, perché la Roma è forte, ma senza le vittorie fatte in precedenza, non saremmo arrivati sicuramente a questo punto”

La Roma è forte difensivamente. Come si scardina quella difesa? Giocherà Osimhen?
“Ho già detto: ci sono due condizioni nella vita per essere forti; o sei sicuro di te o no. Noi dobbiamo essere sicuri di giocare la partita, la squadra; Osimhen è chiaro che può essere scelto, perché ha giocato due spezzoni, dopo aver recuperato dall’infortunio, perché abbiamo aspettato, poi abbiamo deciso di puntare su di lui e di fare bene”.

Giocare bene è un valore aggiunto o una strada obbligata?
“La vedo dura giocare in un modo diverso; in campo abbiamo i nostri riferimenti, le nostre qualità, che sono importanti anche se non determinano il risultato. Io credo che più si attacca, più si ha la possibilità di tirare e vincere; poi si, così si rischia di restare scoperti, ma se pressi bene, la palla in profondità non ti sorprende. Noi abbiamo pensato a un Napoli così, io da quando sono arrivato, ma tutti, perché poi i nostri tifosi si intendono di calcio e sono convinto che non vorrebbero vedere un gioco speculativo, episodico. Io voglio vedere un pubblico che si diverte, che vede una squadra spettacolare e con idee, in modo che tutti si divertano. Bisogna sempre avere quest’impronta”

Quale è il suo rapporto con Mourinho? Domai vedremo qualcosa di nuovo?
E’ difficile per me non apprezzare il lavoro degli altri allenatori; io guardo tutte le partite e prendo spunto da tutti i tecnici, per cui ho preso spunto dalle squadre di Mourinho, ma anche da squadre di C. Il Liverpool, il City hanno geni in panchina e in campo e riescono ad attirare l’attenzione degli allenatori. Io ho fatto lo stesso con Mourinho, poi non so cosa pensi lui, ma quando ci siamo salutati ci siamo salutati da amici. Poi, ci può stare che senza snaturare il tuo atteggiamento, modifichi qualcosa con la squadra. Noi, come loro, giochiamo in Europa, ma farò scelte per vincere. Voi lo chiamate turnover, per me sono scelte semplici, ma per l’80% dovremmo pensare a noi, poi dovremo stare attenti anche a loro”

Lei si aspetta uno scherzetto da Mourinho? E lei lo farà?
“Io non so cosa pensano loro, ma avendo davanti uno come super, perché ho affrontato tanti bravi allenatori, ma Mourinho è super; non sarà una sfida tra me e lui, ma dobbiamo rafforzare le nostre qualità e i nostri pregi. Non so se loro pensano a noi e a limitarci, ma se loro pensano a noi, anche noi dobbiamo essere bravi a pensare a noi. Poi, Mourinho è uno che fa prevenzione, ma conta la squadra e non giocherà lui”.

Come sta reagendo Kvara a tutti i complimenti? E poi come metterà in campo la squadra?
Metteremo in campo le nostre qualità, dobbiamo giocare come sappiamo, anche se dovremo essere più precisi e più veloci. Poi loro hanno questa caratteristica di decidere le partite con i piazzati e dunque dipenderà anche da quanti angoli, punizioni concederemo. Dipenderà anche dal possesso palla, perché più abbiamo la palla, meno correremo rischi. Dobbiamo fare il nostro, non risparmiarci, ma dobbiamo mettere in campo le nostre qualità. Kvara? In che senso gestione? Ah, per i complimenti. Va beh, quando io cerco di smorzare i toni su di lui, voi dite che ce l’ho con lui(ride). Kvara fa sempre le solite cose, si mette a disposizione, è tranquillo, non sente pressione, come ha fatto vedere sul rigore con il Bologna”

“Dobbiamo pensare alla nostra forza, a quello che sa fare il Napoli e a mettere in campo le nostre qualità”.

Anguissa?
E’ difficile che giochi, perché non si è allenato e gli altri hanno fatto vedere di poter dare un contributo alla squadra. Portarlo e farlo gocare con dei dubbi sarebbe irrispettoso nei confronti degli altri”.

Inizia la conferenza.

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