Contento che nei gol i suoi ragazzi sono andati in area con il fisico e di potenza?
Anguissa è uno forte fisicamente, si sa che lui le può fare queste cose, non è lo stesso per gli altri ragazzi, come Kvara, Raspadori o Politano, che non hanno queste caratteristiche. Queste cose le voglio da altri, che devono avere questo atteggiamento. Kvara ha grande variabilità di attaccare l’uomo, può andare sul destro e sul sinistro, poi torna e ti dribbla di nuovo, nel dribblare riesce sempre ad avere la capacità di lasciare lo spazio libero, come con Zielu, che poi ha colpito la faccia dell’avversario. Di Anguissa ne servono sempre 2 o 3. Se però non si riescono a fare passaggi al limite dell’area, e loro sono in tanti, si deve buttare la palla sulla prima linea. Molto bravo è stato Alex ma si è rischiato di prednere gol, perché se perdevi la palla poi erano liberi. Con uno come Kim per esempio non hai vita facile, e gli avversari sono tutti così. Neanche sul 3-1 si era sicuri, ALex ha fatto due grandi parate e abbiamo vinto una partita che penso sia meritata.
Guardando come è stata la partita, fare subito 3 gol, subire il gol del Torino, che ha giocato bene alla fine. Cosa ha detto a Kvara, cosa gli ha urlato?
Questa partita anche con 100 difficoltà è stata vinta meritatamente, segno che abbiamo fatto qualcosa di diverso. Siamo molto felici di questo, ma possiamo fare qualcosa di più, perché sono nelle nostre qualità e ci viene facile, ma dobbiamo fare anche altro che non è nelle nostre qualità. Per esempio Politano ha fatto 2 o 3 rincorse importanti, anche Kvaratskhelia lo ha fatto con una rincorsa di 80 metri, e sono cose che ti sistemano una situazione di pericolo. Poi ti dicono ma io sono attaccante, queste cose non sono per me, ma servono per chiudere lo spazio e per aiutare la difesa portando vantaggio. A Kvara dicevo di non rimanere troppo aperto, perché quando si tornava dal portiere, con lui sulla linea laterale a sinistra, Politano a destra sulla linea laterale e anche Raspadori in mezzo al campo si perde palla, se si è in 3 contro 3 è diverso da tre 1 contro 1, che li perdi, perché in 3 ci si può aiutare e leggere meglio le situazioni. Quando per esempio si inizia a palleggiare cercando quei passaggi che loro non hanno tra le linee, loro non mantengono nessun ordine, bisogna trovare gli spazi e non le linee, perché fanno di testa loro.
La mossa di Raspadori è stata decisiva per aiutare il centrocampo ad inserirsi?
Ragazzi, io sono tanti anni che faccio l’allenatore, per 20 anni ho fatti così, poi ho cambiato, per me non ci sono titolare e riserva. Per me sono bravi tutti e due, se mettevo Raspadori o Simeone vincevo lo stesso. Chi è tra Politano e Lozano la riserva? Nessuno. Perché tutti e due per me sono importanti. L’importante è che anche chi gioca 30 minuti giochi bene, perché poi sono permalosi se non giocano e non fanno bene neanche quei 30 minuti. Eljif è entrato negli ultimi 10 minuti e ha fatto 2 interventi importanti sulla bandierina, anche se non è una cosa che fa spesso. Anche Ndombele è entrato bene e ha fatto un paio di interventi importanti, per me non esistono riserve o titolari. Ormai nessuno è più titolare o riserva, anche perché è un concetto vecchio, ormai superato, ora ci sono le 5 sostituzioni e si gioca ogni 3 giorni. Nella prossima Tournée chiederò di far giocare 3 tempi da 45 minuti, anche perché in una squadra di 25 non faccio allenare tutti così. Altrimenti poi devo far giocare 70 minuti a uno e 20 ad un altro o devo far giocare uno 60 minuti e 30 un altro, e non va bene, perché così non faccio allenare tutti. Se si va a Castel Di Sangro o dove si va chiederemo di far giocare tre tempi, altrimenti non si può fare nulla, anche perché si rovinano amicizie a chi pensa di essere riserva o titolare. Spesso negli anni precedenti mi chiedevo chi far giocare e non dormivo la notte, ora non lo faccio più, perché penso che chiunque possa farmi vincere.
Ci aveva descritto le difficoltà delle partite, e anche Mario Rui ha detto che vi siete fatti gol da soli.Non è sembrato avesse difficoltà la squadra. Rispetto ad 1 anno fa la testa dei calciatori è più libera?
Sono più forti, perché sia Politano che Kvaratskhelia come ho detto prima hanno fatto dei recuperi importanti, anche Raspadori ha fatto dei contrasti, ma loro sono grandi così e con cosce così. Normale che se fai un lancio di 40 metri contro uno di 90 kg il contrasto lo perde nella presa di posizione, perché hanno vantaggi quelli più grossi. Se invece 3 giocatori diversi toccano la palla poi la stessa torna a chi è libero, perché è impossibile mantenere la sua velocità. SI verificano quindi questi giochi a 3 o a 4 perché abbiamo questa qualità qui noi. Nell’ultima parte del primo tempo ci hanno dato grandi difficoltà pressandoci più forti e si sono posizionati negli spazi dello schema tattico, che sono dati dagli schemi stessi. Hanno fatto bene e ci hanno spesso tirato in porta, dove Alex ha fatto 2 belle parate. Noi abbiamo avuto occasioni anche per fare il quarto, poi non è successo.
A vedere la partita e la classifica oggi cosa pensa? Inoltre De Laurentiis è venuto negli spogliatoi, cosa ha detto?
Io non lo so cosa abbia detto De Laurentiis, io ero nel mio stanzino e so che tutti i ragazzi erano contenti e abbiamo partecipato alla gioia dei ragazzi, poi sono andato nel mio stanzino. La classifica è importante perché abbiamo giocato contro ottime squadre, con risultati molto importanti e con vittorie con valore, se dai seguito con altre vittorie. Se non dai seguito a queste vittorie però quelle sono partite inutili, perché non hanno un peso.
Juric ha detto che i suoi nazionali sono tornati mentalmente stanchi e svuotati. Lei ha schierato molti nazionali, che hanno giocato anche 180 minuti. Non credo fossero stanchi, è un ulteriore step?
Bisogna abituarsi a questo, perché quando vanno in Nazionale ci rimangono 5 giocatori, l’importante è che non si fanno male. Se nella testa però pensano di essere stanchi, tranquilli che loro si sentiranno stanchi. Se il Bayern Monaco gioca contro il Bayer Leverkusen senza allenamenti e vincendo 4-0 vuol dire che qualcosa nella testa lo hanno. Cerchiamo di creargli questo qualcosa di differente anche noi.