Come vi abbiamo raccontato, c’è anche il Napoli tra i club nel mirino della Procura Federale per il “caso plusvalenze” che vede indagate ben 11 squadre e 61 dirigenti. L’edizione odierna del quotidiano ‘La Repubblica’ parla nella sezione sportiva delle presunte cifre ‘gonfiate’ pari a 111 milioni di euro, dei quali 60 solo nei bilanci della Juventus, più di 19 in quello del Napoli.
In molti potrebbero chiedersi come vengono fuori le cifre stimate dal procuratore federale Giuseppe Chinè, divenute capo d’accusa per diversi club di A e non solo; ebbene, secondo il quotidiano, la metodologia di verifica del valore si baserebbe sui dati raccolti dal noto portale “Transfermarkt”: da li si è scoperto che calciatori con valutazione simile sul sito specializzato si sono poi ritrovati a essere effettivamente valutati cifre molto diverse in fase di trattativa. O esattamente il contrario.
Tra gli esempi si cita l’affare Rovella-Genoa, con il giovane valutato dalla Juventus la stessa cifra di McKennie, nonostante una carriera decisamente meno importante. In casa Napoli sono finiti nel mirino i baby calciatori inseriti nell’affare Osimhen col Lille, valutati più di Tonelli nonostante uno storico sportivo ed economico decisamente inferiore.