Il cambio modulo e le sostituzioni hanno cambiato l’inerzia del match.
Ha analizzato il ribaltone finale l’edizione de La Gazzetta dello Sport, secondo cui sarebbe stato decisivo soprattutto il ritorno al 4-2-3-1: “Spalletti avrà dato una bella scrollata ai suoi che rientrano in campo con un atteggiamento molto più aggressivo e alzando moltissimo il ritmo. Incide anche il cambio di sistema, col ritorno al 4-2-3-1, soprattutto per la presenza di Mertens, come personalità e capacità di far girare velocemente la palla. Il resto lo fa un certo Osimhen che con un’ altra doppietta spacca la partita. Basta poco più di un quarto d’ ora di forcing per ribaltare la partita e questa è una grande dimostrazione di forza della squadra di Spalletti. L’ Udinese non riesce più a salire ed è costretta ad abbassarsi troppo. Oltre ai gol del nigeriano da segnalare un paio di conclusioni di Mertens e anche un palo colpito da Mario Rui, sul quale comunque Silvestri si salva abilmente”.
Il match è stato deciso dai due fattori citati prima, ma inevitabilmente la solidità del modulo spallettiano è una certezza.