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Le note di MN / Zielinski e Mertens stanno tornando. Ounas, che qualità!

Ounas

Il Napoli batte il Legia Varsavia anche nella gara di ritorno con un risultato molto importante. Gli azzurri, infatti, dopo un primo tempo chiuso sotto 1-0, riescono nella seconda frazione di gara a ribaltare il match calando un poker. Anche in questo caso, i protagonisti del match sono coloro che sono subentrati dalla panchina. Cerchiamo di riassumere la gara in cinque punti:

  1. Zielinski sta tornando. Il polacco, finalmente, si rende protagonista di una gara di assoluto valore, colpendo una traversa nel primo tempo, guadagnandosi e realizzando il calcio di rigore del momentaneo pareggio nel secondo tempo. Durante tutta la partita, inoltre, sembrava più vispo e più nel vivo del gioco rispetto alle ultime gare. Che il gol alla Salernitana lo abbia sbloccato?
  2. Mertens, finalmente il gol. Il belga, tenuto fuori inizialmente da Luciano Spalletti, entra con un brio diverso rispetto alla gara di Salerno e realizza la rete dell’1-2 con un cucchiaio morbidissimo su calcio di rigore. Regala, poi, una gran palla a Petagna in occasione dell’1-3 e nel complesso sembra che stia tornando in forma, come testimoniano anche due tre giocate con cui ha superato i diretti avversari.
  3. Ounas, che gioiello. Il talento algerino, al rientro dopo un mese ai box a causa di un infortunio, entra per gli ultimi dieci minuti del match, ma si rende spesso pericoloso. Grande capacità nell’1 contro 1, riesce spesso a saltare i difensori polacchi e al novantesimo si rende protagonista del gol più bello della serata, con un sombrero di sinistro e tiro al volo di destro per la rete del definitivo 1-4. Ha dimostrato ancora una volta che può essere una grande arma per gli azzurri a partita in corso.
  4. Di Lorenzo stacanovista. Il terzino azzurro campione d’Europa è l’unico, insieme a Koulibaly, a non aver saltato neanche un minuto in questa stagione, ma complice la squalifica del senegalese domenica contro il Verona, resterà da solo in testa a questa statistica. Ennesima prova di forza, fisica e mentale, e lo si può vedere dal fatto che alla fine della gara era ancora carico per poter correre su quella fascia avanti e indietro dopo averlo fatto per tutto il match.
  5. Petagna, che impegno! L’attaccante, che aveva il compito non facile di sostituire Victor Osimhen, si rende protagonista di una prova più che sufficiente. Sbaglia qualche appoggio, a volte si dimostra troppo lento, ma riesce comunque a far salire la squadra e a giocare per i compagni, come dimostra la sponda nel primo tempo ad Elmas che sbatte su Miszta e l’assist per Lozano per il gol dell’1-3.

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