Nikola Maksimovic, difensore del Napoli, è stato intervistato dai microfoni di Sky. L’azzurro ha raccontato come sta passando il periodo in casa, toccando anche gli argomenti Gattuso e ripresa campionato:
Sei da solo da mesi ormai perché la tua famiglia è in Serbia, come stai? “Non ho problemi, fortunatamente sto bene: sono a casa e rispetto le regole. Il momento è difficile per tutto il mondo, anche noi del calcio ci siamo dovuti adattare ad un nuovo ambiente di allenamento”.
Condizione fisica? “Resta buona. I preparatori ci mandano il programma e lo seguo alla perfezione. A fine allenamento ci sentiamo con loro per eventuali problemi o altro”.
La cosa che ti manca di più? “Ovviamente la famiglia. Oltre a questo però, mi manca tanto il calcio giocato: allenamenti, partite vere. Specialmente qui a Napoli, che si vive solo per questo sport. Ad esempio anche quando vai a prendere un caffè al bar e parli di altro, subito ti fermano e ti dicono: ‘Uagliò, allora sabato vinciamo?’ Sento la mancanza di queste piccole cose”.
Situazione ripresa, cosa pensi? “Seguiamo la situazione. Con compagni e medici siamo quotidianamente in contatto. Sappiamo che i miglioramenti ci sono stati e che la data prevista per la ripresa degli allenamenti di squadra è il 18 maggio. Il training center di Castel Volturno è già pronto, noi anche siamo pronti. Pensiamo che alla fine si potrà riprendere il campionato. Per questo siamo rimasti tutti in città”.
Quando stavano arrivano i primi frutti della gestione Gattuso, la stagione si è interrotta. Cosa è cambiato con Ringhio? “Sì, la stagione era in recupero. Appena arrivato, dal primo giorno, Gattuso ci ha detto che siamo una grande squadra in un momento di difficoltà e che peggio di così non potevamo fare. Ci disse che avremmo dovuto ascoltare lui: zitti e pedalare. Alla fine ha avuto ragione. Il mio rapporto con lui? Ottimo, ci è bastato una volta per capirci. Quello che lui mi chiedeva era semplice per un professionista come me”.
