Il Napoli di Rino Gattuso sta risalendo la classifica: l’ultimo filotto di vittorie( 7 vittorie nelle ultime 9 in tutte le competizioni) da la sensazione che questa squadra sia rinata e 1 giocatore riflettono l’andamento della squadra: Fabian.
Lo spagnolo ha vissuto una stagione da incubo fino a 20 giorni fa: durante l’era Ancelotti, Fabian aveva disilluso le attese della sua prima stagione. Le ragioni di questo suo scarso rendimento in campo erano molteplici: l’adattamento nei 2 di centrocampo che permetteva agli avversari di pressarlo con efficacia, ma anche la distrazione per le voci di mercato sull’interessamento del Real e del Barcellona e un rinnovo che tarda ad arrivare.
Poi con l’avvicendamento di Gattuso, le cose sono cambiate: Ringhio stravede per lui, ma nelle prime partite della sua gestione è costretto a metterlo fuori ruolo, da vertice basso di un centrocampo a 3, per via dell’assenza di un regista naturale: in quella posizione, l’iberico ha faticato molto, visto che ama verticalizzare e la sua propensione a spostarsi la palla sul sinistro lo limitava molto in quel ruolo.
Dopo l’acquisto di Demme e Lobotka, lo spagnolo è sceso nelle gerarchie del mister che lo ha mandato varie volte in panchina: si sa, la panchina può essere un toccasana per i campioni chedevono riprendersi. E così è stato per Fabian: dopo una serie di panchine, lo spagnolo è tornato a fiorire contro l’Inter, dove ha segnato un pregevole gol d’autore.
Da lì in poi, Fabian ha sempre giocato e ha sempre dimostrato di poter fare la differenza in una posizione, da mezz’ala sinistra, dove pochi in tutto il continente promettono così bene. In Spagna si stanno mangiando le mani per averlo mandato via, ma gli interessi delle big si fanno sempre più pressanti. Sta allo spagnolo decidere con tutta calma se rinnovare con gli azzurri o no, ma per il momento l’unico augurio è quello di fare prodezze da qui alla fine della stagione.