“Il patto di Natale, siglato nel faccia a faccia di Castel Volturno, è un contenitore ricco di buoni propositi, che in genere lastricano persino le strade che portano all’inferno e ben che vada in purgatorio: però il Paradiso, nel calcio, si chiama Champions, e il minimo sindacale per sentirsi ancora cittadini del ‘ghota’ è il quarto posto, che dista un bel po’, sono già cinque punti.
Intanto, ne sono successe di cose, però nell’aria s’avverte anche altro, certo un pizzico di serenità riconquistata guardandosi in faccia, ristabilendo una normalità inderogabile e però anche avvertendo il brusco richiamo alla propria natura, quella che De Laurentiis ha sollecitato a una squadra costruita per sognare, mica per starsene ai margini del campionato e in prossimità di un incubo: il Napoli, un centinaio di milioni investiti sul mercato e un altro centinaio di milioni di euro come monte-ingaggi, deve mostrare la sua espressione ‘cattiva’, quella di mercoledì, e riappropriarsi di se stessa, come se andasse ogni volta ad Anfield“.
Così il Corriere dello Sport in edicola oggi sull’incontro fra presidente e squadra al centro sportivo di Castel Volturno due giorni fa.